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Con un tweet dall’Air Force One, Trump fa saltare il comunicato finale del G7

Trump ha attaccato il premier canadese Trudeau, definendolo "molto disonesto e debole" per aver apostrofato al G7 le tariffe statunitensi come un insulto: "Ha pugnalato gli Usa alle spalle"

Il presidente americano Donald Trump non finisce mai di sorprendere e stupire. Nemmeno durante le occasioni più importanti. Occasioni del calibro del G7 terminato sabato sera a Charlevoix, nel Quebec. Con un tweet mandato nel pieno della notte direttamente dall’Air Force One diretto a Singapore, Trump ha infatti affermato che gli Stati Uniti non avallano più il comunicato finale del G7 dopo le dichiarazioni “false” di Trudeau, mandando letteralmente in fumo due giorni e una notte di negoziati, bilaterali, plenarie e conferenze stampa. Il dietro front del numero uno della Casa Bianca, è scaturito per via delle parole del premier canadese che ha apostrofato nel corso della sua conferenza stampa finale del G7, le tariffe statunitensi come “un insulto”.

Trump lo ha attaccato duramente definendolo “molto disonesto e debole” ed ha aggiunto: “Visto che il Canada sta caricando tariffe massicce sugli agricoltori, sui lavoratori e sulle società americane, ho dato istruzione di non sostenere il comunicato finale”. Trump ha poi affermato che i dazi Usa “in risposta al premier canadese saranno del 270% sui latticini” e che “ora valutiamo dazi sulle auto che invadono il mercato americano”. Più nel dettaglio, la frase di Trudeau che ha scatenato l’ira di Trump è stata: “Noi canadesi siamo gentili, siamo ragionevoli, ma non ci faremo maltrattare”. Trudeau ha criticato duramente i dazi su acciaio e alluminio decisi dalla Casa Bianca contro Canada, Messico ed Europa.

“Ho detto direttamente al presidente americano – ha affermato Trudeau – che i canadesi non lasceranno facilmente che gli Stati Uniti vadano avanti con tariffe significative contro la nostra industria dell’acciaio e dell’alluminio. E non lasceranno che questo avvenga per presunti motivi di sicurezza nazionale dopo che i canadesi dalla prima guerra mondiale in poi si trovano spalla a spalla con i soldati americani in terre lontane dove ci sono conflitti. Per noi – ha concluso il premier canadese – questo è un insulto”.

Da qui, la decisione di Trump di ritirare l’appoggio al comunicato finale del G7: un atteggiamento insostenibile per Trump a poche ore dall’appuntamento per lui più importante, quello con il nordcoreano Kim Jong-un, martedì a Singapore. “Kim non deve vedere un’America debole. Trudeau doveva fare gli auguri al presidente per la negoziazione” invece si è comportato “come una canaglia”. Durissima l’affermazione rilasciata alla Cnn da Larry Kudlow, consigliere economico della Casa Bianca: “Justin Trudeau ha pugnalato gli Stati Uniti alle spalle”.

Un vero e proprio tradimento da parte del premier canadese vero gli Usa, per Kudlow. Per niente contenti e soddisfatti gli altri capi di stato. “La cooperazione internazionale non può dipendere da attacchi di rabbia e piccole parole”, ha dichiarato l’Eliseo, che definisce “incoerente” e “inconsistente” il voltafaccia del capo della Casa Bianca. “Abbiamo trascorso due giorni lavorando sul testo e sugli accordi. Noi ci impegniamo a rispettarlo e chi ci ha voltato le spalle mostra incoerenza e inconsistenza. Perché bisogna essere seri e meritarsi la stima dei nostri popoli, siccome abbiamo preso degli impegni e dobbiamo mantenerli. La Francia e l’Europa continuano a sostenere questa dichiarazione”, ha commentato Macron. Dura anche la condanna del ministro degli Esteri tedesco Heiko Maa: “Con un tweet di 280 caratteri, Donald Trump ha distrutto la credibilità del G7, per ricostruire la quale ci vorranno anni.”

Dello stesso avviso anche la Merkel: “Il ritiro via tweet è ovviamente deludente e anche un po’ deprimente”, ha commentato in tarda serata la cancelliera. “L’Europa deve prendere meglio il suo destino nelle proprie mani e difendere da sola i suoi valori, nel caso con il Giappone”. Sugli Usa la Germania e l’Europa non potranno più “fare affidamento”: “Si può distruggere una incredibile quantità di fiducia molto rapidamente con un tweet – ha detto il capo della diplomazia di Berlino – Questo rende ancora più importante che l’Europa sia unita e difenda i suoi interessi in modo ancora più deciso. Europa unita è la risposta ad America First”.

Beatrice Spreafico

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Beatrice Spreafico

"Leggere, scrivere, chiacchierare, ascoltare, ridere, amare.. queste sono le costanti della mia vita senza le quali non potrei essere io. Amo emozionarmi e sorprendermi, cercando di lasciare un bel ricordo di me nelle persone che incontro. Credo nell’empatia e nel potere della determinazione: la mia testardaggine incallita è rinomata e - guarda caso - il mio motto è “mai arrendersi. Le cose belle richiedono tempo”. Porto gli occhiali, che sono la mia estensione sul mondo e vivo tra ricci e capricci. Sono Social Media Manger In Wellnet, dove mi occupo di Social e sviluppo Piani Strategici ed Operativi per i clienti, su differenti piattaforme. In poche parole? Trasformo le loro richieste in parole ed immagini da ricordare. A LaVoce, invece, mi occupo della prima pagina scrivendo di politica, economia, attualità e scienza."
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