Politica

SALVINI ALZA LA VOCE E NEGA L’APPRODO AGLI ENNESIMI CLANDESTINI

Malta fa spallucce mentre il sindaco di Napoli fa il buon samaritano

Il Ministro degli Interni, Matteo Salvini, finalmente l’unico che dopo anni di vuoto mostra gli attributi, ha negato l’accesso ai porti italiani alla nave ‘Aquarius’ della ONG olandese ‘SOS Mediterranee’ che trasporta 629 migranti. Salvini ha sollecitato Malta, che come al solito si è sottratta alle proprie responsabilità, a far approdare la nave sulle sue coste, considerate il “porto sicuro”, data la vicinanza dell’imbarcazione alle acque territoriali maltesi.

Salvini ed il Ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, competente per quanto attiene alle funzioni della Guardia Costiera, hanno emesso una Nota congiunta nella quale, riferendosi a Malta affermano: L’isola non può continuare a voltarsi dall’altra parte quando si tratta di rispettare precise convenzioni internazionali in materia di salvaguardia della vita umana e di cooperazione tra Stati. Il Mediterraneo è il mare di tutti i Paesi che vi si affacciano e non si può immaginare che l’Italia continui ad affrontare questo fenomeno gigantesco in solitudine. Ecco perché chiediamo al governo di La Valletta di accogliere la Aquarius per un primo soccorso ai migranti a bordo. Noi continueremo a salvare vite umane, altri restano nel torto”.

Alle affermazioni di Salvini e Toninelli, Malta ha replicato affermando: “Il nostro governo non è né l’autorità che coordina né ha competenza sul caso”, aggiungendo che “il salvataggio è stato coordinato da Roma”. Poi, le parole dell’Ambasciatrice di Malta in Italia, Vanessa Frazier: “Il governo maltese ha dato disponibilità alla nave di sbarcare quando era vicino al porto maltese. Abbiamo dato autorizzazione ma il capitano ha deciso di non approdare a La Valletta a causa delle avverse condizioni atmosferiche”.

Alle parole della diplomatica maltese si sono aggiunte quelle del premier de La Valletta: “Siamo preoccupati per la direzione presa dalle autorità italiane sull’Acquarius, che è in alto mare. Vanno manifestamente contro le leggi internazionali e rischiano di creare una situazione pericolosa per tutti coloro che sono coinvolti”.

Anche il premier Giuseppe Conte ha preso una posizione netta. A margine del vertice tenuto con Matteo Salvini e e Luigi Di Maio al quale ha partecipato anche Giorgetti, il premier ha dichiarato di aver contattato il suo omologo de La Valletta ma senza ottenere alcun risultato.  “Ho chiesto al premier maltese che si facesse carico almeno del soccorso umanitario delle persone in difficoltà che si trovano sull’Aquarius. Muscat non ha assicurato però alcun intervento”, ha spiegato Conte, sottolineando che “si conferma l’ennesima indisponibilità di Malta, e dunque dell’Europa, a intervenire e a farsi carico dell’emergenza”. Conte ha dichiarato che l’Italia ha inviato due motovedette con medici a bordo per garantire supporto a coloro i quali si trovano sull’Aquarius.

Conte ha poi aggiunto: “L’Italia si ritrova ad affrontare in totale solitudine l’emergenza immigrazione. Il problema è stato da me posto anche nel corso del G7 a tutti i partner europei in questi ultimi giorni dove ho anticipato che i flussi migratori devono essere gestiti in maniera condivisa anche per ciò che riguarda tutte le iniziative volte a prevenire le partenza. Il regolamento di Dublino va radicalmente cambiato”.

In questa situazione di alta tensione tra Italia e Malta, interviene il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris che, irrispettoso delle decisioni assunte da Istituzioni più elevate della sua, si improvvisa “buon Samaritano” e su Twitter scrive:  “Se un ministro senza cuore lascia morire in mare donne incinte, bambini, anziani, esseri umani, il porto di Napoli è pronto ad accoglierli. Noi siamo umani, con un cuore grande. Napoli è pronta, senza soldi a salvare vite umane”. Gran belle parole, se non fosse per il fatto che Napoli si smarcherebbe del problema nello spazio di poche ore, quando la competenza passerebbe alla Prefettura e quindi, al Governo di Roma.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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