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Coppa Italia: Juve e Milan ancora all’atto finale

Nel 2016 vinsero i bianconeri

L’Olimpico è pronto per ospitare l’atto conclusivo della finale di Coppa Italia tra Juventus e Milan. Le due squadre sono state accolte nella giornata di ieri dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha sottolineato il valore popolare e sportivo della sfida, ponendo l’accento sulla responsabilità che la visibilità del confronto genera per agli atleti; diversamente dallo scorso anno, il Capo dello Stato non potrà presenziare in tribuna all’incontro, stante l’intricata e complessa situazione politica che il Paese sta attraversando.

L’epilogo della Coppa nazionale assume significati diversi per le due squadre. I bianconeri, ormai ad un passo dal settimo sigillo di fila in campionato, inseguono il record senza precedenti di quattro successi consecutivi nel torneo e di altrettante accoppiate con lo scudetto. Per il Milan, l’eventuale vittoria (che manca dal 2003) giungerebbe a nobilitare una stagione condita da soddisfazioni modeste e non corrispondente alle attese estive; inoltre, fatto non secondario, garantirebbe l’accesso diretto alla prossima Europa League, evitando (in caso di conquista del sesto posto in campionato) i preliminari, che imporrebbero un inizio precoce alla preparazione estiva, incidendo inevitabilmente sul resto della stagione.

Il cammino della squadra di Allegri verso la finale ha preso il via nei quarti con l’affermazione per 2-0 nel derby contro i granata, a cui seguì l’esonero di Mihajlovic; nel confronto di semifinale, in partite di andata e ritorno, i bianconeri hanno poi avuto ragione dell’Atalanta grazie ad un doppio 1-0. Il Milan ha invece avviato il proprio percorso negli ottavi di finale, liquidando agevolmente per 3-0 il Verona, da cui, ironicamente, sarebbe stato demolito pochi giorni dopo con identico punteggio in campionato. Successivamente, i rossoneri hanno ottenuto il successo nel derby contro l’Inter in virtù di una rete di Cutrone nei supplementari; in semifinale, infine, la squadra di Gattuso ha faticosamente eliminato la Lazio, prevalendo ai rigori dopo 180 minuti a reti inviolate.

Juventus e Milan si ritrovano di fronte nell’atto finale di una competizione per l’ottava volta, la sesta in partita secca; per quattro volte il match si è deciso ai calci di rigore, mentre nella restante circostanza (Coppa Italia, 2016) furono necessari i tempi supplementari, a testimonianza di un equilibrio che si è talvolta fatto beffe del divario in classifica.

Il precedente più datato risale al 1973, quando i rossoneri si imposero ai rigori nella competizione nazionale. Nel 2003 i tiri dal dischetto arrisero nuovamente al Milan nella sfida decisiva in Champions League all'”Old Trafford”; due mesi dopo, nella Supercoppa disputata in terra americana, i bianconeri invertirono la tendenza, vincendo nella lotteria dal dischetto dopo l’1-1 firmato da Pirlo e Trezeguet. Morata risolse l’atto conclusivo della Coppa Italia due anni fa, siglando il gol vittoria per i bianconeri al minuto 110, due giri d’orologio dopo il proprio ingresso in campo. È storia recente, infine, la sfida natalizia dello stesso anno, quando a Doha, dopo 120 minuti chiusi sull’1-1, Donnarumma respinse la conclusione di Dybala dagli undici metri, regalando al Milan la Supercoppa.

Gigi Bria

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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