Coppa Italia

Coppa Italia: la Lazio comanda a San Siro. Milan battuto 1-0

I biancocelesti giocheranno la finale contro la vincente di Atalanta-Fiorentina

La Lazio è la prima finalista di Coppa Italia; a San Siro i biancocelesti domano il Milan per 1-0 e passano il turno in virtù del pareggio per 0-0 dell’Olimpico. La squadra di Inzaghi vendica così la sconfitta subita dai rossoneri meno di due settimane fa in campionato con identico punteggio, mettendo ancora più in evidenza il persistente grigiore del Milan, capace di vincere solo una volta nelle ultime sette uscite.

Gattuso annuncia una formazione sorprendente e che suscita più di qualche perplessità; davanti a Reina, la difesa è schierata a tre con Musacchio, Caldara (di fatto al rientro, dopo sette mesi di calvario) e Romagnoli. Calabria e Laxalt sono chiamati a solcare le corsie, mentre Kessié e Bakayoko costituiscono il duo muscolare di centrocampo. Piatek, punto di riferimento offensivo, è infine assistito da Suso e Castillejo. La Lazio risponde con una struttura non dissimile da quella del Milan; con Strakosha in porta, il pacchetto difensivo è formato da Luiz Felipe, Acerbi e Bastos. Romulo e Lulic sono i laterali, con Milinkovic-Savic e Lucas Leiva a smistare in mezzo al campo. Immobile, unica punta, è accompagnato dai piedi buoni di Correa e, leggermente più arretrato, di Luis Alberto.

L’avvio del match risulta piuttosto pigro e la prima annotazione arriva al quarto d’ora, quando un infortunio costringe Milinkovic-Savic ad abbandonare il campo, per l’ingresso di Parolo. Al 26° minuto arriva il primo tiro in porta della partita; Immobile conclude da poco oltre il limite, ma Reina controlla agevolmente a terra. Un minuto dopo si registra la replica del Milan con un diagonale mancino dai venti metri di Calabria, deviato ottimamente in angolo da Strakosha; il terzino rossonero, autore di quello che resterà l’unico vero squillo del Milan lungo tutti i novanta minuti, è poi sostituito da Conti poco prima dell’intervallo per via di un colpo al ginocchio. Nel finale del primo tempo Suso, complessivamente impalpabile, gode di una buona occasione dal limite, ma allarga troppo il tiro. Nel recupero, poi, si manifestano i primi segnali della crescita della Lazio; sugli sviluppi di un corner, Bastos in mischia spedisce a lato da posizione più che favorevole, mentre un minuto dopo Correa triangola con Luis Alberto e si ritrova solo davanti a Reina, che però è bravo ad opporsi in uscita.

Nella ripresa i biancocelesti partono fortissimo e il Milan non riesce a tenere il passo. Reina è nuovamente strepitoso quando spedisce in corner un destro da fuori di Lucas Leiva destinato all’incrocio; sull’angolo susseguente Bastos svetta di testa, ma il pallone muore a lato con l’estremo difensore spagnolo questa volta immobile. Al 54° Correa ubriaca Musacchio e conclude, ma sul suo affilatissimo destro a giro Reina tiene ancora una volta in piedi il Milan. Il gol biancoceleste è però nell’aria e arriva con pieno merito al minuto 58; da un corner mal gestito dal Milan, si sviluppa un contropiede mortifero dei laziali, condotto con grande diligenza da Immobile che manda in porta Correa, scaltro a bucare Reina sotto le gambe per il vantaggio degli uomini di Inzaghi.

Il Milan, già barcollante, accusa il colpo e si espone alle sortite di una Lazio sempre temibile in ripartenza. Al 75° Cutrone, entrato in sostituzione di Caldara, illude i rossoneri segnando di testa l’1-1, che viene tuttavia annullato in modo ineccepibile per la posizione di fuorigioco dell’attaccante comasco. È però ancora la Lazio ad andare vicina alla marcatura; all’82°, su servizio di Parolo, Immobile fallisce il 2-0 calciando sopra la traversa di controbalzo dall’altezza del dischetto. Ad un minuto dall’inizio del recupero, infine, un’incomprensione tra Bakayoko e Musacchio consente ad Immobile di intercettare e di involarsi verso Reina, che però gli nega in angolo il 2-0.

Il triplice fischio arriva in modo quasi liberatorio per il Milan, annichilito, soprattutto nel secondo tempo, da una Lazio che accede in modo limpido alla finale di Roma del prossimo 15 maggio; a fronteggiare i biancocelesti ci sarà una tra Atalanta e Fiorentina, che questa sera ripartiranno dal pirotecnico 3-3 dell’andata.

Gigi Bria

Foto: Sportmediaset

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Gigi Bria

Le cose migliori arrivano per caso. Per caso, ormai dieci anni fa, iniziai ad insegnare diritto ed economia politica in una scuola superiore di Milano. Sempre per caso, qualche anno fa, mi fu proposto di scrivere. Ho visto "La Voce" quando era ancora un embrione; ora è il giovane figlio di cui mi prendo cura ogni giorno parlando di sport e dirigendone la relativa redazione. Seguo il mondo del calcio, confidando di riuscire a non far mai trasparire la mia pur blanda fede calcistica.

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