Cronaca

CORONAVIRUS AVANTI MA PIU’ LENTO: OLTRE 23.000 MALATI E 2.000 MORTI

Aumentano anche i guariti: sono 2.749, 414 più di domenica. La cronaca della giornata di ieri

Il COVID-19, all’oggi ha mietuto 2.158 vittime ma la tendenza dei contagi appare più lenta, se non addirittura stabilizzata: crescente dunque, ma non più in misura esponenziale. Numeri che fanno nutrire una timida speranza di poter vedere il picco in tempi ragionevolmente rapidi. La curva dei nuovi contagi si attesta oggi a +11,9%. Alla data di ieri, sono 23.073 le persone positive, con un aumento di 2.470 rispetto a domenica, quando invece si era registrato un incremento di 2.853 casi.

La Lombardia, terra maggiormente colpita dall’epidemia, la percentuale non fa registrare incrementi. Il Capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, commentando ieri in conferenza stampa i dati generali, ha affermato: “Ci sono 414 nuovi guariti, più di ieri”. A destare sempre preoccupazione, sono i malati in Terapia Intensiva che aumentano di 179 unità rispetto a domenica, per un totale generale di 1.851. Per quello che riguarda il territorio lombardo, sono 823.

Cauto ottimismo è stato espresso anche dal presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli il quale ha affermato: “Una decrescita degli aumenti è un bell’ossimoro. E’ un segnale di quanto potrebbero darci tutte le misure finora intraprese. Va consolidato nel giro dei prossimi 1-2 giorni. L’auspicio è continuare a vedere un ‘decremento dell’incremento’ e allora saremmo anche più confidenti di aver raggiunto un risultato importante per il Paese”.

Continua a tenere banco la questione delle mascherine per la quale si apre una timida speranza. Borrelli infatti, recependo tra gli altri anche l’allarme lanciato dell’Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri, in merito alle scorte in Lombardia, ha affermato: “A breve si avvierà la produzione nazionale di mascherine, che è prevista anche nel decreto ‘Cura Italia’. Ricevo richieste di tantissime aziende che si propongono di produrle”.

La procedura per la fabbricazione delle mascherine è stata burocraticamente snellita dal Decreto ‘Cura Italia’. Adesso, per la produzione del modello “chirurgico”, sarà sufficiente l’autorizzazione dell’Istituto Superiore di Sanità. Nel merito è intervenuto anche il Ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia il quale ha spiegato che sarà possibile la produzione di “mascherine non sanitarie, ma filtranti, pensate per tutti i cittadini e lavoratori, per l’uso quotidiano”. L’acquisto, “direttamente dalle Regioni o dal Commissario Arcuri. Ciò calmiererà i costi e consentirà a tutti di avere un dispositivo che non togliamo agli operatori sanitari”.

Un buon aiuto arriverà anche dalle strutture sartoriali presenti all’interno di alcune carceri che, una volta riconvertite, saranno pronte ad avviare la produzione di quelle del tipo “chirurgico”.

Sul fronte del contenimento dei contagi da coronavirus, ulteriore giro di vite da parte del Ministero dei Trasporti che ha sospeso i collegamenti da e per la Sicilia per quanto attiene alle persone. Libera invece, la circolazione delle merci. Le persone potranno viaggiare via mare ma solo per “comprovate esigenze di lavoro, salute o necessità”.

Antonio Marino

Mostra Altro

Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
Pulsante per tornare all'inizio