Economia

CORONAVIRUS. Borse europee devastate: Milano chiude ieri a -11%

Bruciati 608 miliardi di euro nel continente. Quella del Capoluogo lombardo è stata la piazza peggiore di tutte

Una giornata da dimenticare quella di ieri a Piazza Affari dove la Borsa, a seguito dell’emergenza coronavirus, ha registrato in chiusura un indice Ftse Mib a  -11,17% a 18.475 punti, pari a 51 miliardi di euro bruciati. Mai così male dall’11 Settembre ed il secondo dato peggiore dalla nascita dell’indice nel 1998, dopo quella del giorno successivo al referendum sulla Brexit. Malissimo anche lo spread tra Btp e Bund che chiude a 226 punti, con il rendimento del decennale italiano all’1,41%.

Per Milano, le cose si erano messe male sin dall’apertura con un -10%. Nel dettaglio, il quadro della prima mattina presentava Saipem a -21,42%, Tenaris a -21,14% ed Eni a -20,1%: un nervosismo dato dal crollo del greggio con un Witi a -18%. In frenata anche i bancari con Unicredit (14,46%) e Banco Bpm (-13,42%). Pirelli (-3,44%), Recordati (-4,02%) e Campari (-4,46%) risultano essere le migliori tra le blue chip.

Non solo Milano ma anche sulle altre piazze europee, i dati sono stati pessimi. Londra ha chiuso a -7,5%, Parigi a -8,3% e Francoforte a -7,9%. L’indice StoxxEurope60 è scivolato al 7,4%, ovvero bruciati 608 miliardi di euro.

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Redazione La Voce

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