Primo Piano

CORONAVIRUS. IL PUNTO DI META’ GIORNATA

Conte: "Studiamo per riaperture anticipate". Lamorgese: "Soddisfatta degli italiani nella Fase 2". Caritas Internationalis lancia l'allarme povertà. La Germania prova a ripartire

Roma, 6 maggio – Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte è intervenuto stamattina in merito alla possibilità di riaperture anticipate rispetto al cronoprogramma previsto dall’ultimo DPCM in materia di epidemia da coronavirus in Italia. “Riaperture anticipate nelle regioni? Siccome ora ci sono soglie definite di allarme, siamo in condizione di studiare un’eventuale anticipazione delle aperture per ulteriori attività con differenziazioni geografiche. In presenza di un protocollo di sicurezza per spazi, ambienti e attività, si potrà decidere di anticipare le aperture di centri estetici, parrucchieri, ma anche teatri”.

Il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha commentato i primi giorni della Fase 2: “Dopo settimane di chiusura si poteva pensare a qualche comportamento non proprio in linea con le prescrizioni, cosa che non c’è stata e quindi sono soddisfatta”, ha dichiarato.

Alla Camera, stamane, il via libera per quanto riguarda la celebrazione delle messe. L’Aula ha approvato l’emendamento presentato da Stefano Ceccanti (Pd), De Filippo (Iv) e Roberto Occhiuto (Fi) con soli 4 astenuti. Le celebrazioni potranno essere ripristinate non appena raggiunto un accordo tra Governo e CEI, sui parametri di sicurezza da rispettare nelle chiese, durante le funzioni religiose.

Intanto, da Caritas Internationalis, arriva l’allarme povertà a seguito della pandemia. “Se non agiamo immediatamente, le conseguenze del coronavirus uccideranno più persone della pandemia stessa”, afferma l’organizzazione umanitaria. “Gli effetti della pandemia – prosegue Caritas Internationalis – stanno dando prova di poter essere ancora più pericolosi e mortali dell’impatto del virus stesso, specialmente per le comunità maggiormente vulnerabili che vivono nei Paesi più poveri”.

Per quanto riguarda gli Esteri, la Germania prova a ripartire con la riapertura negozi e delle scuole nel corso del mese di maggio, dopo settimane di lockdown. Lo prevede un principio di accordo tra la Cancelliera Angela Merkel ed i primi ministri regionali. ‘France Presse’, citando un documento ottenuto, spiega: “Anche dopo che le prime fasi di apertura sono state introdotte il 20 aprile, il numero di nuove infezioni è rimasto basso” e non ci sono state nuove ondate di infezione.

La Voce

Mostra Altro

Redazione La Voce

Quotidiano d'informazione e cultura nazionale ed internazionale, fondato nel 2014

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio