Cronaca

Criminologa e “consulente” della ‘ndrangheta arrestata dai Carabinieri

Maxi operazione contro le cosche attive nel Reggino

Reggio Calabria, 2 agosto – I Carabinieri hanno condotto una maxi operazione atta a stroncare le attività criminali delle cosche Cacciola e Grasso di Rosarno, attive nella ‘ndrangheta della provincia di Reggio Calabria.

In carcere sono finite 45 persone tra le quali spicca il nome di Angela Tibullo, una criminologa divenuta “consulente” delle cosche. La Tibullo è accusata di concorso esterno in associazione di tipo mafioso, corruzione in atti giudiziari e intralcio alla giustizia.

La donna, stando a quanto riferito in una Nota dai Carabinieri, ambiva a diventare “regina della penitenziaria” e per questo aveva dato vita ad un “sistema criminale” dove erano attivi “professionisti, medici o funzionari compiacenti, funzionali ad agevolare il conseguimento degli ingiusti vantaggi per i propri assistiti, o minacciando di escludere da successivi ‘affari’ quelli che dimostravano di non rispettare le sue indicazioni”.

“Dagli approfondimenti svolti dai militari dall’Arma di Gioia Tauro – prosegue la Nota – è emerso chiaramente il ruolo rivestito dalla criminologa Tibullo che, nella piena consapevolezza dell’illiceità del suo agire, si è prodigata in favore degli affiliati detenuti per far ottenere loro la scarcerazione per incompatibilità con il regime carcerario, redigendo false consulenze e corrompendo i periti d’ufficio nominati dall’autorità giudiziaria per valutarne lo stato di salute o i medici impiegati all’interno delle strutture di reclusione”.

“Inoltre – riferiscono i Carabinieri – sono stati documentati numerosi episodi che confermano la consapevole agevolazione delle condotte criminali dei propri assistiti, avendo veicolato all’esterno delle carceri i messaggi dei detenuti e avendo fornito ogni altra forma di ausilio agli associati, tanto da essersi prodigata anche per reperire le abitazioni dove far trascorrere le misure detentive alternative al carcere o quant’altro necessario all’ottenimento delle autorizzazioni da parte dell’autorità giudiziaria ai soggetti apicali dei sodalizi richiamati che lamentavano delle incompatibilità putative con il regime carcerario”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo

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