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Cyberattacco all’OPAC: sospetti su Mosca. L’UE: “Atto aggressivo, seria preoccupazione”

Espulsi dall'Olanda, Paese che ospita l'Agenzia, quattro funzionari dell'intelligence russa

Bruxelles, 4 ottobre – L’attacco hacker del quale è rimasta vittima l’OPAC (Agenzia per la proibizione della armi chimiche), ha destato la reazione dell’Unione Europea. I presidenti di Consiglio UE Donald Tusk, Commissione UE Jean-Claude Juncker e l’Alto Rappresentante Federica Mogherini, in una Nota congiunta hanno dichiarato: “Esprimiamo seria preoccupazione per questo tentativo di minare l’integrità dell’OPAC, un atto aggressivo che dimostra disprezzo e che danneggia il diritto e le istituzioni internazionali”.

L’Olanda, Paese dove ha sede l’OPAC, punta il dito contro il Cremlino, indicandolo come responsabile del cyberattacco. Per questo ha già provveduto ad espellere quattro funzionari dell’intelligence russa, tra i quali un abile informatico, ritenuti responsabili dell’attacco. Inoltre, le Autorità olandesi hanno convocato l’ambasciatore russo affinché dia spiegazioni su quanto accaduto. Il Governo dell’Aja ritiene che dietro l’attacco informatico ci sia una sorta di vendetta a seguito delle indagini dell’Agenzia sull’avvelenamento dell’ex spia russa Sergei Skripal e quelle sui presunti attacchi con armi chimiche messi a segno da Assad in Siria.

Dal Cremlino arriva la netta presa di distanza dalle accuse. “La spia mania in Occidente sta crescendo”, afferma Mosca. Bruxelles però non ha dubbi sulle responsabilità russe, specie alla luce di precedenti attacchi che, secondo l’Unione Europea, sarebbero stati compiuti dal GRU, il servizio di intelligence russo.

Dura presa di posizione anche da parte del Segretario Generale della NATO, Jens Stoltenberg il quale ha intimato alla Russia di cessare il suo atteggiamento “spericolato”, incluso “l’uso della forza contro i suoi vicini, tentata interferenza nei processi elettorali e diffuse campagne di disinformazione”. Stoltenberg ha preannunciato che il Patto Atlantico si schiererà dalla parte dell’Unione Europea nelle iniziative atte a “sbugiardare” la Russia circa gli attacchi informatici compiuti.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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