Parlare d’amore con amore

Dai racconti di Andrea… “La scelta di Mariano”

L’imprevedibilità della vita puo’ sorprenderci in ogni momento

Carissimi Amici, carissime Amiche, Mastr’Antria che passione!! All’inedita raccolta “Mastr’Antria e altri racconti” di Andrea Giostra cistiamovia via appassionando tutti, critica letteraria compresa.

Ritroviamo Mariano, l’uomo soffocato dal troppo amore di Martina – una donna che ama troppo – verso la quale non nutre più interesse esi è innamorato di Simona.

(www.lavoce.online/2018/05/26/dai-racconti-di-andrea-mariano-luomo-soffocato-dal-troppo-amore-di-martina/); (https://www.lavoce.online/2018/05/19/dai-racconti-di-andrea-martina-una-donna-che-ama-troppo/).

“Chi è Simona?Quali sono le prerogative di questo nuovo rapporto? Mariano, sopprimerà il suo desiderio per Simona o proseguirà con due storie parallele? Oppure lascerà Martina per Simona o Simona per restare con Martina?” Queste sono le perplessità di Mariano, con cui ci siamo lasciati la scorsa settimana.

L’imprevedibilità della vita può sorprenderci in ogni momento. Infatti,mentre Mariano – il Dott. Vicari – è concentrato nel suo lavoro…

“…Bussarono alla porta.

– Avanti.

– Buon giorno Dott. Vicari, sono Simona Bruno, la stagista.

– Ah, sì! Si accomodi per favore. L’aspettavo. Il Direttore mi ha detto che oggi sarebbe venuta.

  Si sieda prego.

– Grazie. Il Direttore mi ha detto che sono stata affidata a lei per completare il mio stage.”

Mariano, affascinato da Simona – bella ragazza e brillante promessa del giornalismo – completò il colloquio, di lavoro, conclusosi con un caffè al bar e la conferma di rivedersi in ufficio dal giorno successivo e per i prossimi sei mesi.

Turbato da quel nuovo, casuale incontro, Mariano si ritrovò a rimuginare sull’ormai spento, routinario, rapporto con Martina.

 “forse non aveva mai amato Martina?Era bella, è vero. Ma non è la bellezza che può fare innamorare per sempre un uomo. Non è certamente la bellezza che fa nascere l’amore, che fa scattare la passione che si trasforma in legame eterno che solo l’amore può assicurare. Non poteva essere la condizione di donna di famiglia benestante, ricca. Di figlia unica che avrebbe ereditato una fortuna. Non poteva essere solo quello, e se ne stava rendendo conto. Se ne era reso conto… Da quando per la prima volta aveva baciato Simona sulle labbra nel suo ufficio.»

E da quel bacio, ebbe più volte occasione di “rendersene conto”…

“Da quando l’aveva distesa sulla sua scrivania e Simona non aveva posto alcuna resistenza.Da quando l’aveva guardata negli occhi lucidi e tremiti e le aveva detto che si era innamorato di lei.

Da quando, per rassicurarla, le aveva detto che non ama va più Martina.Da quando le aveva detto che avrebbe voluto sposarla e avere dei figli con lei.Da quando le aveva detto che avrebbe voluto iniziare insieme a lei una nuova vita. Da quando le aveva detto che era una donna fantastica.”

Lapalissiano quanto Mariano, legato a Martina ormai da un flebile sentimento di affetto, fosse “ad alto rischio innamoramento”.

Bando a falsi  moralismi, innamorarsi “succede”.Succede e basta”.  Ancor più quando il rapporto sentimentale “stabile” è fragile e, dunque,  precario.

Simona non è una “rubamariti”.Credo fermamente che, in virtù del libero arbitrio che tutti noi deteniamo, “nessuno rubi nessuno a nessuno”.

Tuttavia,Mariano, come la maggior parte degli esseri umani  – ritengo irrilevante il genere – vive nel tormento percependosi un mentitore e traditoreverso Martina, verso Simona e verso se stesso, da quando…

“…Da quando nel suo ufficio, all’imbrunire di un cielo cupo di settembre, aveva tradito Martina con Simona.Da quando aveva mentito a Martina.Da quando,quel pomeriggio scuro, aveva mentito a Simonache era rimasta immobile distesa sulla quella fredda scrivania di faggio per oltre un’ora, Da quando aveva mentito a se stesso. Da quandoaveva tradito. Tradito Martina. Tradito Simona. Tradito se stesso.

Questalotta interiorevissuta da Mariano, possiamo interpretarla alla stregua di un’opportunistica mancanza di volontà nel prendere una decisione fra le due donne – tenere il classico piede in due scarpe – oppurericondurla al macerarsi nel parallelismo delle due storie, nell’intento – o meglio – nell’illusione di ovviare la fatidica decisione.Una decisione dolorosache inevitabilmente oltre a se stesso, farà  soffrire una delle due donne.Solo un maschio grezzo e privo di sentimenti, lascia la compagna “a cuor leggero”… la fine della storia non significa la perdita dell’affetto, del rispetto e di tutto quello che è stato.

Decidere la condanna altrui è molto difficile. Ma anche autoinfliggersi di abbandonare Simona, la donna che gli è accanto da mesi con amore e che soprattutto lui ama, è struggente ed ingiusto sia verso di lei che verso se stesso.

Come spesso avviene, anche in questo caso, è una delle due donne a risolvere la limbistica situazione.E’ dunque Simona, determinata a porre fine alla sua posizione di amante, che con una lettera traboccante d’amore, esorta Mariano  alla scelta definitiva.

La lettera di Simona è molto bella, dolce, eppur un efficace richiamo per Mariano.Lei si mostra sinceramente innamorata, ma risoluta nel non protrarre oltre un ruolo – l’amante – che non le si confà.Ne riporterò prossimamente le parti più significative perché non è solo una lettura gradevole, ma può rivelarsi   una fonte di  suggerimenti  per molte donne che patiscono la stessa condizione.

Mi ero impegnata con voi a rivelare in questo nostro appuntamento, la scelta di Mariano e non vengo meno alla promessa:  Mariano sceglie Simona. Tuttavia la storia è ancora molto lunga ed intricata.

Mariano, come comunicherà a Martina la sua decisione? Come reagirà Martina? Lo scopriremo al nostro prossimo appuntamento con Andrea.

Un abbraccio!

Daniela Cavallini

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