Politica

DI MAIO DA’ LEZIONE DI REDDITO DI CITTADINANZA E MANDA LINO BANFI ALL’UNESCO

Salvini ironico sulla nomina dell'attore pugliese: "E Jerry Calà? E Renato Pozzetto? E Umberto Smaila? Apriamo questo dibattito!"

Nel corso di un evento organizzato ieri a Roma dal Movimento Cinque Stelle e mirato a spiegare il Reddito di Cittadinanza, il Vicepremier Luigi Di Maio ha dichiarato: “Con il reddito, se mai ci sarà la recessione, io non so se andremo in recessione, noi metteremo in sicurezza le fasce più deboli. Parlavo di questo principio quando abbiamo detto ‘aboliamo la povertà”. “Da ora in poi chi non ha niente avrà almeno 750 euro”, ha sottolineato il Vicepremier.

“Noi vogliamo formare imprenditori, spingere persone all’autoimprenditorialità, per questo abbiamo previsto la possibilità di prendere sei mesi di assegno per l’avvio dell’azienda”, ha aggiunto Di Maio. “Noi crediamo tantissimo nel valore delle piccole e medie imprese italiane e con vari strumenti, anche con il reddito di cittadinanza, vogliamo creare nuovi imprenditori”.

All’evento, tra gli altri, erano presenti anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ed Alessandro Di Battista.

Il premier, sempre a proposito di Reddito, ha affermato:  “Non ci parlate di finalità assistenziale: non è questa la riforma che abbiamo concepito e realizzato”. “Meramente assistenziale? Dipende da come lo progettiamo. Siamo sempre stati consapevoli del rischio ma si realizza una misura assistenziale quando lo stato ai cittadini, con spirito paternalistico, dispensa benefici economici, senza sollecitarli a migliorare le loro condizioni. Qui i cittadini sono incentivati a trovare un lavoro, i meccanismi disincentivanti col tempo sono formidabili. Sono sollecitati e stimolati a meccanismi utili alla società”, ha rimarcato Conte. “Con il Reddito di Cittadinanza rafforziamo l’investimento di fiducia dei cittadini nelle proprie Istituzioni. Un modello di Stato sociale in cui i cittadini possono finalmente riscrivere il proprio destino lavorativo e il proprio futuro”.

Di Battista ha voluto precisare: “Ho letto la storia che siamo subalterni” alla Lega: “io Salvini l’ho incontrato una volta in vita mia, a un dibattito in cui gli chiesero un’opinione sul Reddito e lui a onor del vetro non era contrario, ma era molto scettico. Averlo costretto politicamente a votare il Reddito è una vittoria e un orgoglio del M5s”. “Nel Pd – ha aggiunto DI Battista – raccolgono le firme contro un diritto umano. Sempre ostinatamente dalla parte sbagliata della storia”.

I tecnicismi del Reddito di Cittadinanza sono stati spiegati dall’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante. Saranno infatti le Poste a gestirlo, a contattare chi ne avrà diritto e a rilasciare le card. Un lavoro eseguito in concerto con l’INPS. “L’Istituto di previdenza verificherà i requisiti – ha detto Del Fante – e noi convocheremo gli utenti”.

La card ha detto ancora Del Fante, “non si può spedire a casa per questioni di antiriciclaggio. Dopo la consegna, la carta è già funzionante con l’importo stabilito”. “Le tessere sono già in stampa e già pronte ad essere utilizzate, una volta che saranno ritirate negli uffici postali”.

L’evento del M5S è stato per Di Maio, un’occasione per annunciare l’ingresso dell’attore, Lino Banfi, nella Commissione italiana dell’UNESCO. “Ne approfittiamo per dare all’Italia una notizia che mi riempie di orgoglio – ha detto il Capo politici pentastellato -: abbiamo individuato Lino Banfi perché rappresenti l’Italia nella Commissione italiana per l’UNESCO. Abbiamo fatto Lino Banfi patrimonio dell’UNESCO”. Di Maio ha spiegato che Banfi, sostituirà all’UNESCO il regista Pupi Avati nel ruolo di responsabile della comunicazione.

Banfi, commentando la sua nomina ha dichiarato: “Volevo essere qui perché Conte è corregionale mio, è romanista come me, ed è presidente del Consiglio. Quando mi hanno chiamato ho detto, ‘che c’entro io con la Cultura?’. In questi casi rappresentanti all’UNESCO si sono fatte con persone che si sono laureate, che conoscevano la geografia, le lingue. Io voglio portare il sorriso ovunque, anche nei posti seri”. Scherzando, l’attore pugliese ha aggiunto: “Questo “raghezzo” ( Di Maio ndr), è bene che si sappia, mi volle conoscere già prima delle elezioni. Mi si presentò il giorno del mio compleanno a luglio, in una orecchietteria con un mazzetto di fiori. Potrebbe essere mio nipote come età, ma lui quando parla da solo ha 32 anni, quando parla con Conte e Salvini sembra ne abbia 55, e non ho capito perché lo fa”. “A me, Di Maio disse: ‘Non me ne frega niente per chi voti, ma io ti devo questo tributo, perché hai fatto sorridere tre generazioni'”.

La notizia della nomina di Lino Banfi all’UNESCO, ha scatenato l’ironia del Web alla quale si è aggiunta quella dell’altro Vicepremier, Matteo Salvini:  “E Jerry Calà? E Renato Pozzetto? E Umberto Smaila? Apriamo questo dibattito!”, ha detto il Ministro dell’Interno, aggiungendo:  “Per carità, Lino Banfi va benissimo. Scherzi a parte, l’Italia è così bella che chiunque la può difendere e valorizzare in giro per il mondo. Evviva la tradizione, la cultura, il cinema e il modo di vivere italiano”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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