Politica

DI MAIO-DI BATTISTA: VOLANO GLI STRACCI

Il primo lo attacca; il secondo si difende e dà la colpa a Salvini

Altissima tensione in casa Movimento Cinque Stelle, tra il Vicepremier Luigi Di Maio ed Alessandro Di Battista, redivivo della politica e probabile figura alternativa alla guida del Movimento.

Di Maio, in un post al vetriolo pubblicato sulla sua pagina Facebook, ha affermato: “Non mi interessa se in buona o cattiva fede, ma se qualcuno destabilizza il Movimento con dichiarazioni, eventi, libri, destabilizza anche la nostra capacità di orientare il governo”, riferendosi chiaramente a Di Battista ed alle sue ultime uscite pubbliche. “Farlo ora che il premier sta portando avanti una trattativa difficilissima con l’UE è da incoscienti”, ha aggiunto Di Maio.

“Il Movimento ha deciso, dopo le elezioni europee, che io dovessi continuare ad essere il capo politico del Movimento – ha scritto ancora Di Maio -. Da sempre ho incentrato il mio ruolo su un obiettivo: il Movimento 5 Stelle al Governo per cambiare l’Italia. E così sarà”. “Il Movimento 5 Stelle”, ha affermato ancora il Vicepremier, “sta governando da un anno la settima potenza mondiale e la seconda forza manifatturiera d`Europa: l’Italia. Ogni giorno, quando agiamo come forza politica, abbiamo la responsabilità di 60 milioni di italiani e spesso, esercitando il potere di veto, di 500 milioni di europei. Nel 2018 siamo stati votati da circa 11 milioni di italiani per realizzare un programma, ma soprattutto per riportare questo Paese al posto che merita nel mondo. Quegli 11 milioni di italiani però erano il 33%, non il 51%. Così, per riuscire ad ottenere i risultati promessi, abbiamo deciso di creare questo Governo con un’altra forza politica: la Lega. Abbiamo evitato alleanze e abbiamo sottoscritto un contratto”.

“Il mio ruolo”, si legge ancora nel posto di Di Maio, riferendosi al suo ruolo di Vicepremier, “non è per niente semplice. Ogni volta che sono riuscito a far approvare una proposta di legge che poi, una volta Legge, ci ha riempito di orgoglio, ho dovuto fare un accordo di maggioranza ad un vertice di maggioranza. Mi sono seduto al tavolo per ore e per notti intere ed ho contrattato ogni punto, visto che non abbiamo mai avuto una maggioranza autonoma. Ogni volta che abbiamo preso decisioni su leggi che hanno cambiato o cambieranno la vita a milioni di italiani, ho dato il massimo per trovare la quadra e ottenere il miglior risultato per i cittadini, nonostante le profonde differenze di vedute che c’erano all’interno del Governo. Ho fatto solo il mio dovere, ma questo non vuole dire che sia stato semplice”.

“A quel tavolo siamo riusciti in un anno a trovare la quadra su provvedimenti storici come Reddito di Cittadinanza, Quota 100, Legge Anticorruzione, Decreto Dignità, Decreto Crescita, Decreto Sblocca Cantieri, Taglio dei vitalizi, taglio delle pensioni d’oro, sblocco fondi per i comuni italiani, taglio di un terzo dei parlamentari, due miliardi di euro all’innovazione digitale e tanto altro. Ben 8 provvedimenti ogni 10 sono stati del Movimento 5 stelle. Voi direte: ‘ma erano già nel contratto’. Sì. Ma c’è una bella differenza tra il dire ‘faremo la legge anticorruzione’ e il trovare la quadra sulla possibilità di sbloccare il virus trojan nelle intercettazioni telefoniche per corruzione. Tutti risultati che mi rendono fiero di appartenere al Movimento. La forza di contrattare a quei tavoli proviene fondamentalmente da due fattori: capacità personali e compattezza della forza politica che rappresenti. Oggi vorrei soffermarmi su questo secondo punto. Quando due forze politiche si siedono al tavolo attraverso i loro capi politici, ognuno dei due deve poter garantire che sugli accordi che si prendono, i parlamentari, i sindaci, i governatori, agiranno di conseguenza. Se non è così possono sorgere seri problemi. Ed è anche per questo che in passato quando qualcuno non ha votato la fiducia al Governo è stato espulso”.

Di Battista, dal canto suo si difende dicendo che è Salvini a destabilizzare il Governo. Intervenendo ieri alla trasmissione di RAI 3, ‘1/2 h in più’, Di Battista ha dichiarato: “Da parte della Lega è in atto una provocazione continua a danno del M5s, perché credo, ma posso sbagliarmi, che nella testa dei dirigenti leghisti ci sia l’idea di buttare tutto all’aria, e questo sarebbe grave”. “Ho visto il Ministro dell’Interno annunciare che intende convocare i sindacati, questo è un modo di destabilizzare il Governo, un Ministro dell’Interno deve fare il Ministro dell’Interno”. “Di Maio – ha aggiunto Di Battista – è un po’ arrabbiato ma quando uno è arrabbiato poi si chiarisce”. “Io sono un ex parlamentare che non sta nel Governo, che esprime idee su determinati temi, e credo di averne il diritto e il dovere dopo aver contribuito a far crescere il Movimento”. E critica la Flat Tax: “Se fossi Di Maio chiederei a Salvini dove intende trovare i soldi. Io sono perfettamente d’accordo ma dove sono i soldi?”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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