Politica

DI MAIO REPLICA AI COMMISSARI EUROPEI: “SUL DEF NON SI ARRETRA”

Il Vicepremier pensa ad una fase interlocutoria ed esclude la possibilità di un 'Piano B'

Non c’è alcun ‘Piano B’ per il DEF, pronto da mettere in atto nel caso in cui lo spread dovesse arrivare a 400 punti base. Lo ha detto il Vicepremier e Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio commentando la lettera di critiche al Documento di Economia e Finanza inviata ieri dai commissari europei Moscovici e Dombrovskis al Ministro dell’Economia, Giovanni Tria. “A Bruxelles deve essere chiaro che il governo italiano non arretrerà di un passo”, ha sottolineato Di Maio aggiungendo che sarà varata  “una fase di interlocuzione” con la Commissione Europea.

Il Vicepremier ha comunque apprezzato la delicatezza di Moscovici e Dombrovskis nell’inviare la lettera a Mercati chiusi. Ora abbiamo tutto il weekend per discutere di questa missiva a mezzo stampa. So che il presidente Fico nei prossimi giorni andrà a Bruxelles; saremo tutti compatti e faremo lavoro di squadra per spiegare alla Commissione Europea che gli italiani hanno bisogno di queste misure che non sono spot ma finalmente cambiamo la vita delle persone”.

“Ci aspettavamo che questa Manovra non piacesse a Bruxelles – ha proseguito Di Maio -. Adesso inizia una fase di discussione con la Commissione ma deve essere chiaro che indietro non si torna”. Il Ministro del Lavoro ha rimarcato che “questa non è una Manovra che deve sfidare Bruxelles. E’ una Manovra che deve ripagare il popolo italiano di tanti torti subiti, su pensioni, lavoro, risarcimenti per chi è stato truffato dalle banche e dai precedenti governi, e per chi ha diritto di pagare meno tasse perché sono imprenditori o partite Iva. Questo è il nostro obiettivo, poi ci sarà una interlocuzione nei prossimi mesi e nelle prossime settimane”.

“Non sono venuto qui per alzare i toni con l’Europa perché, diciamolo chiaro, questa Europa è finita, sopravviverà ancora pochi mesi”, ha aggiunto Di Maio dicendosi convinto del fatto che le prossime elezioni europee provocheranno “un terremoto politico in Europa proprio come c’è stato un terremoto con il voto in Italia”. In questo modo, coloro i quali oggi vengono ascoltati poco in Europa, dopo le elezioni avranno “il quadruplo della forza avuta in questi anni”.

Parlando ancora del cosiddetto ‘Piano B’ sul DEF, Di Maio ha ribadito che non ci saranno passi indietro da parte del Governo. “Si spiegano le ragioni di questa Manovra – ha detto il Vicepremier -, si possono sistemare al meglio le coperture che abbiamo trovato e spiegare meglio gli investimenti in deficit che stiamo facendo. Tutti i ‘piani B’ di cui sentite parlare o sono invenzione dei giornali o di qualcun altro ma non rispecchiano assolutamente la volontà di questo governo”.

Di Maio  ha poi escluso nella Manovra, tagli a “Sanità, Cultura e Istruzione. Questo lo facevano quelli di prima”.  “La più grande spesa di questo Governo – ha aggiunto – è per coprire i debiti di quelli che ci hanno governato fino all’altro ieri, infatti non aumenta l’IVA. E non era scontato, perché quelli di prima ci hanno lasciato un buco di 12 miliardi”.

Parlando poi del Reddito di Cittadinanza, Di Maio ha affermato: “E’ stato detto di tutto e di più, ma quando partirà vedrete tutte le limitazioni e i meccanismi. Quando partirà vedrete che è una misura seria che rilancia il lavoro e lo sviluppo economico”.

Sulla crescita del PIL in relazione alla Manovra, il Vicepremier ha detto: “Le previsioni non si fanno sui se. Noi siamo convinti che quello sarà il tasso di crescita e con quella crescita riusciremo a ripagare il debito e abbassare il deficit”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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