Salute

Diabete di tipo 1. Minimed 670G permetterà a chi ne soffre di controllare meno la malattia

Presentato al congresso Easd, questo strumento dispone di un algoritmo che permette di erogare insulina basale nelle 24 ore, in modo automatico e personalizzato

Il diabete di tipo 1 è una patologia molto diffusa: solo in Italia sono circa 300.000 e l’incidenza di questa condizione è in aumento in tutto il mondo. Questa patologia cronica e autoimmune, rappresenta circa il 10% dei casi di diabete. Si sviluppa in genere durante gli anni dell’adolescenza, ma può comparire anche in bambini piccolissimi (perfino neonati) o in giovani adulti e dura tutta la vita. Il vero problema è che l’unico trattamento possibile è quello con insulina poiché nel caso del DT1, vengono distrutte le cellule del pancreas che producono insulina (cellule beta), dunque il principale segno di questo tipo di diabete è l’eccesso di glucosio nel sangue (iperglicemia).

Per fortuna la scienza fa progressi su questa patologia: in arrivo una novità molto attesa che potrebbe dare una svolta importante ai pazienti che ne soffrono. Si chiama Minimed 670G ed è un apparecchio – presentato al congresso Easd, la società europea per lo studio del diabete – che arriverà presto anche in Europa. Grazie ad un un algoritmo particolare messo a punto dai bioingegneri dell’azienda americana Medtronic, lo strumento imita alcune funzioni del pancreas permettendo di ottenere numerosi vantaggi come erogare insulina basale nelle 24 ore in modo automatico e personalizzato, permettendo al paziente di controllare meno la sua malattia.

Ohad Cohen, direttore di Medtronic Diabete ha spiegato: “I risultati migliori sono stati ottenuti dall’algoritmo e non dai medici e siamo vicini allo zero di ipoglicemie. Inoltre i dati del mondo reale dimostrano che chi usa il 670 ha il parametro ottimale del “time in range”, cioè la percentuale di tempo spesa nell’intervallo glicemico ottimale, nel 72 per cento dei casi. Tanto che il 97% dei bambini e l’80 degli adulti che negli USA hanno utilizzato questo dispositivo per lo studio, hanno chiesto di continuare”. Come lavora lo strumento? Il sistema misura il glucosio in continuo ogni 5 minuti grazie ad un elettrodo inserito sottopelle e riesce a dedurre (grazie all’algoritmo) quanta insulina erogare e quando farlo, permettendo al paziente di interagire nel caso di modifiche, digitando per esempio la quantità di carboidrati che si sta per consumare in modo da programmare un bolo apposito. Non solo: Minimed 670G è anche in grado di gestire non solo le ipoglicemie, temutissime dai pazienti, ma anche le iperglicemie.

Angela Girelli, responsabile Tecnologie e terapia del diabete di tipo 1 degli Spedali civili di Brescia ha però sottolineato come in Italia questa tecnologia non sia ancora molto usata: “Ci sono aree dove non si va oltre il 3,5% dei pazienti ed altre dove si arriva al 25-30. A Brescia su 1600 pazienti con diabete di tipo 1 sono 350 quelli che usano dispositivi, negli Stati Uniti si arriva al 45-50%. Le differenze in Italia sono probabilmente dovute anche a diverse norme regionali di prescrizione e rimborso. Anche se poi ovviamente i pazienti si spostano. Per questo la tendenza è quella di uniformare i criteri di rimborsabilità”. Si spera che l’arrivo in Europa del Minimed 670G in autunno, permetta a più pazienti italiani di poterne usufruire!

Beatrice Spreafico

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Beatrice Spreafico

"Leggere, scrivere, chiacchierare, ascoltare, ridere, amare.. queste sono le costanti della mia vita senza le quali non potrei essere io. Amo emozionarmi e sorprendermi, cercando di lasciare un bel ricordo di me nelle persone che incontro. Credo nell’empatia e nel potere della determinazione: la mia testardaggine incallita è rinomata e - guarda caso - il mio motto è “mai arrendersi. Le cose belle richiedono tempo”. Porto gli occhiali, che sono la mia estensione sul mondo e vivo tra ricci e capricci. Sono Social Media Manger In Wellnet, dove mi occupo di Social e sviluppo Piani Strategici ed Operativi per i clienti, su differenti piattaforme. In poche parole? Trasformo le loro richieste in parole ed immagini da ricordare. A LaVoce, invece, mi occupo della prima pagina scrivendo di politica, economia, attualità e scienza."

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