Speciale elezioni europee 2019

DI MAIO: “UNA BELLA LEZIONE MA NON MI DIMETTO”

Il leader del Movimento Cinque Stelle analizza la sconfitta elettorale delle europee e parla dei prossimi passi del Governo

Il leader del Movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio, si è presentato ieri in conferenza stampa con un’espressione del volto che racchiudeva tutto il rammarico per la sonora batosta incassata alle elezioni europee.

Di Maio ha ammesso la sconfitta, ringraziando “gli italiani che ci hanno votato e anche quelli che non ci hanno votato”. Ha voluto complimentarsi con l’alleato della Lega, così come con il Partito Democratico e gli “partiti che sono cresciuti”, annunciando: “Mai come ora serve umiltà. Ho chiesto a Conte di convocare un vertice di Governo. Adesso è il momento di lavorare ai provvedimenti promessi, dal salario minimo agli aiuti alle famiglie, al taglio delle tasse”.

Il Vicepremier ha sottolineato di aver preso “una bella lezione, ma che nessuno ha chiesto le sue dimissioni”. “Oggi (ieri ndr) ho sentito tutti coloro che rappresentano le anime del M5s, Grillo, Casaleggio, Di Battista e Fico. Nessuno ha chiesto le mie dimissioni”.

Parlando poi della tenuta dell’Esecutivo, Di Maio ha escluso la possibilità che possano presentarsi problemi, garantendo che “il Contratto di Governo non si cambia e lo tuteleremo: saremo argine”. “Non rinunciamo a dire in questo Governo le cose con cui non siamo d’accordo, ad arginare cose che non sono nel Contratto. Tuteliamo il Contratto di Governo dalle idee estreme che possono favorire privilegi o illegalità. L’ho promesso agli italiani. Saremo sempre argine a quello che non ci va bene”.

Sempre per quanto riguarda i passi futuri del Governo gialloverde, Di Maio ha spiegato: “Adesso abbiamo promesse da mantenere e da realizzare, che abbiamo fatto sia il 4 marzo 2018 sia in questa campagna per le europee. C’è da fare il salario minimo orario, il provvedimento per le famiglie che fanno figli e un serio abbassamento delle tasse”.

Antonio Marino

Foto: LaPresse

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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