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DOPPIO PASSAPORTO: CRISI ITALIA-AUSTRIA. MOAVERO NON ANDRÀ A VIENNA

Roma irritata per la legge allo studio del governo austriaco che darebbe il doppio passaporto ai cittadini dell'Alto Adige

Nervi tesi tra Italia ed Austria per la legge che il governo di Vienna sta studiando e che potrebbe conferire il doppio passaporto ai cittadini dell’Alto Adige di lingua tedesca e ladina. Data la situazione, il Ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi ha cancellato il viaggio previsto in Austria, dove avrebbe dovuto incontrare il suo omologo locale.

La Farnesina, in una Nota ha fatto sapere che quella austriaca è “un’iniziativa che incrina il clima di serenità e fiducia reciproca, che costituisce la premessa indispensabile per la buona riuscita di un incontro”.

Il progetto di conferire il doppio passaporto a questi cittadini, prosegue la Nota, “proprio nella ricorrenza del centenario della Prima Guerra Mondiale, funestata dal sangue di tanti italiani e austriaci,  “rischia di assumere potenziali caratteri di un revancismo anacronistico”. Al Governo di Vienna  “è stato spiegato ancora una volta che la possibile iniziativa unilaterale appare particolarmente inopportuna, considerate le elezioni in Alto Adige”.

Nella diaspora si è inserito anche il Capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati,  Francesco Lollobrigida che ha dichiarato: “Le continue ingerenze di Kurz sul suolo italiano, a cominciare dal voler riconoscere la cittadinanza austriaca ai cittadini italiani dell’Alto Adige, per finire alla sua visita a Bolzano lo scorso venerdì con il preciso intento di condizionare le elezioni sostenendo la SVP, sono intollerabili e non fanno che alimentare tensioni tra le comunità altoatesine di lingua tedesca e italiana, ormai sopite da anni. Ci auguriamo che il premier Conte, sulla scia di quanto affermato dal ministro Moavero, nell’incontro di martedì con il cancelliere austriaco faccia valere gli interessi della nazione, chiarendo una volta per tutte che Bolzano è italiana e che mai nessun capo di governo straniero era sceso in campo per sostenere un partito, violando di fatto la campagna elettorale in uno Stato sovrano. Nell’anniversario del sacrificio di centinaia di migliaia di italiani è insopportabile che l’arroganza austriaca passi sotto complice silenzio delle forze di governo. I confini dell’Italia sono sacri e inviolabili. Ora come allora”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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