Economia

Draghi: “La BCE proseguirà la sua politica espansiva anche senza QE”

Il Governatore: "Importante che l'Europa resti unita"

Il Governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, nel corso di un’audizione avuta luogo ieri al Parlamento Europeo, ha voluto dare rassicurazioni circa i passi futuri in materia economica nell’eurozona. Avvicinandosi ormai il momento dello stop al Quantitative easing, Draghi ha affermato che “questo non significa che cesserà la nostra politica monetaria espansiva”. Il numero uno della BCE si è poi augurato “un’adozione tempestiva delle riforme bancarie”. Draghi non ha mancato di esortare i Paesi dell’Unione, sottolineando che “in questi tempi di aumentate incertezze globali, è importante che l’Europa resti unita”.

In merito al Quantitative easing, Draghi ha rimarcato che questo  “fa parte del nostro strumentario. Se ci sarà bisogno di questo strumento, lo riutilizzeremo. Adesso non vediamo alcuna condizione per un prolungamento del programma di acquisti di asset oltre le date già comunicate”.

Parlando poi dei tassi di interesse della BCE, il Governatore si attende che “restino ai livelli attuali almeno durante l’estate del 2019 e in ogni caso per tutto il tempo necessario a garantire che l’evoluzione dell’inflazione rimanga allineata con le nostre attuali aspettative di un percorso di aggiustamento sostenuto”.

Un rischio al ribasso delle prospettive economiche dell’Unione Europea, secondo Draghi riguarda “principalmente la minaccia di un maggiore protezionismo”. “Un’Unione europea forte e unita – ha aggiunto – può aiutare a cogliere i benefici dell’apertura economica proteggendo al tempo stesso i suoi cittadini contro una globalizzazione incontrollata”. “Facendo un esempio – ha spiegato Draghi -, l’UE potrebbe dare supporto al multilateralismo e al commercio globale, che sono stati i capisaldi della crescente prosperità economica negli ultimi sette decenni. Ma per avere successo al di fuori, l’UE richiede istituzioni solide e una sana governance economica in patria”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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