Politica

E’ IL MOMENTO DI COTTARELLI: PREPARIAMO LE TESSERE ELETTORALI

Si prospetta il governo con il marchio di scadenza

Dopo Conte, un nuovo “agnello sacrificale” si appresta a subire le conseguenze di quella che si è dimostrata essere una politica tutt’altro che monda da pressioni d’oltreconfine. E’ il momento di Carlo Cottarelli, già Commissario alla Spending Review e per questo, passato alla storia con il soprannome di ‘Mister Forbice’.

Il suo predecessore e con esso, i partiti che lo sostenevano, Lega e Movimento Cinque Stelle, è stato neutralizzato a causa di una persona non gradita all’establishment politico europeo: Paolo Savona. Guai a chi, come Savona avrebbe fatto, contesta le decisioni di Bruxelles che, diciamocelo, non sempre si sono distinte (anzi, quasi mai) per aver pensato agli interessi dell’Italia: diversamente, per far subire al Belpaese le loro conseguenze nefaste a vantaggio del benessere di ben altri Paesi che è del tutto superfluo nominare. Uno di questi si sente talmente protetto da potersi permettere di insultarci in libertà ed impunità. Si fosse levata per puro caso, una sola voce europea a difesa dell’Italia dalle offese subite; questo la dice lunga sul peso che abbiamo, non appena attraversiamo i patri confini.

Tornando al nuovo premier in pectore, Cottarelli, questi ha accettato l’incarico con riserva, così come il protocollo istituzionale vuole. Tuttavia, ha garantito tempi rapidi per presentarsi a Mattarella con la lista dei ministri. Considerando che già nella prima serata di ieri cominciavano a circolare i nomi, c’è da scommetterci che nella giornata di oggi, il presidente incaricato salirà al Colle per sottoporre al Capo dello Stato l’elenco di chi siederà sulle poltrone dei vari dicasteri. E sempre a proposito di scommesse, l’inquilino del Quirinale firmerà senza riserva alcuna.

Cottarelli, a margine dell’incontro con Mattarella, ha detto che il programma verterà sul portare “il Paese a nuove elezioni”. Un programma che presenterà in Parlamento dove i tiratori scelti di Lega, Movimento Cinque Stelle, Forza Italia e Fratelli d’Italia lo aspettano al varco. A nulla servirà la levata di scudi dell’unica forza politica, il Partito Democratico. Nell’ipotesi fantascientifica di fiducia, nel programma ci sarà, oltre al voto nel 2019, anche l’approvazione della legge di Bilancio. Diversamente, ipotesi assolutamente più realistica, preso atto della fiducia non concessa, l’Esecutivo Cottarelli si dimetterebbe all’istante, lasciando il Paese in balia del nulla e con un voto da affrontare dopo l’estate con la stessa legge elettorale che lo ha conciato così: ingovernabile. Chissà chi dobbiamo ringraziare per tutto questo…

Italiane ed italiani, in bocca al lupo!

Antonio Marino

Foto: ANSA/ QUIRINAL PRESS OFFICE – PAOLO GIANDOTTI

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo

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