Europa League

Europa League: Milan, cinquina al Dudelange

La Lazio perde a Limassol e resta seconda

Nel penultimo turno dei gironi di Europa League arrivano una vittoria ed una sconfitta per le italiane. Nel gruppo F, il Milan trema contro il Dudelange per poi travolgere i lussemburghesi con il punteggio finale di 5-2; la Lazio, già qualificata, incappa invece in una serataccia a Limassol contro l’Apollon perdendo 2-0 e condannandosi aritmeticamente al secondo posto nel girone H, vinto dall’Eintracht Francoforte.

Per i rossoneri rappresentava un minimo sindacale imporsi contro i timidi lussemburghesi, ancora all’asciutto nel girone, e farlo con un punteggio largo; se il 5-2 conclusivo soddisfa entrambe le condizioni, è però anche vero che nei novanta minuti la squadra di Gattuso abbia sofferto, ritrovandosi addirittura sotto per 1-2 ad inizio ripresa, prima di ristabilire le proporzioni. Le necessità legate ad infortuni e turnover inducono il tecnico calabrese a schierare dal primo minuto Stefan Simic in difesa, in coppia con il capitano Zapata; in mezzo al campo compaiono invece Halilovic e Bertolacci, mentre in avanti gioca titolare Higuain, squalificato in campionato.

Dopo un paio di occasioni costruite da Calhanoglu e Higuain, i rossoneri passano al 21° con Cutrone, che dal cuore dell’area gira in rete siglando il vantaggio con la goffa complicità del portiere Bonnefoi. In prossimità dell’intervallo, però, Stolz zittisce un San Siro già deserto, infreddolito e silenzioso con una staffilata che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, va a gonfiare l’incrocio dei pali. Al 49°, poi, l’imponderabile prende corpo nel destro di Turpel, che spedisce un diagonale affilato alle spalle di Reina per l’1-2 lussemburghese. Il Milan appare tramortito e ha bisogno di oltre un quarto d’ora per ricomporre i pezzi; l’autogol di Cruz al 66°, oltre a ripristinare il pareggio, si rivela terapeutico per i rossoneri, che quattro minuti dopo rimettono la testa avanti grazie ad una rasoiata da fuori di Calhanoglu. Il Dudelange si scioglie fisicamente e incassa nel finale altre due reti; dapprima Schnell buca il proprio portiere con il secondo autogol ospite e infine Borini, entrato un minuto prima al posto di Cutrone, realizza il 5-2 finale.

La vittoria del Milan, seppur larga e netta, va soppesata con criterio in rapporto al valore degli avversari; nulla cambia, poi, circa la qualificazione, che i rossoneri dovranno in ogni caso andare ad ottenere sul campo dell’Olympiacos nell’ultimo turno. In vetta resta infatti il Betis Siviglia, vittorioso in casa per 1-0 proprio sugli ellenici e qualificato con 11 punti; il Milan, secondo con 10, difenderà la propria posizione dalle velleità dei greci che, terzi con 7 punti, possono ancora aspirare a qualificarsi.

La Lazio sfigura invece nella trasferta di Cipro contro l’Apollon Limassol cadendo per 2-0 e gettando così alle ortiche le residue, benché scarse, possibilità di qualificarsi come prima classificata nel girone H, comandato a punteggio pieno dall’Eintracht Francoforte. Le rotazioni effettuate da Inzaghi nell’undici iniziale non si contano, con Acerbi che di fatto è l’unico titolare a scendere in campo dal primo minuto. L’allenatore piacentino si ritrova però a dirigere una squadra sostanzialmente svogliata che combina poco contro i ciprioti, capaci fino a ieri di incamerare solo un pareggio in quattro partite.

Alla mezz’ora arriva lo spettacolare vantaggio dei padroni di casa con il debuttante Faupala, che interviene in rovesciata sul cross di Joao Pedro firmando l’1-0. Il reparto avanzato dei biancocelesti, composto da Caicedo e Correa, si rivela incapace di prodursi in attacchi rilevanti e il match si trascina stancamente e con più sbadigli che sussulti fino al minuto 82, quando Markovic sigilla il 2-0 cipriota in esito ad un contropiede.

Pur artefice di una prestazione irritante, la Lazio cade in piedi; la qualificazione ai sedicesimi di finale era infatti già stata conquistata tre settimane fa con la vittoria sul Marsiglia. Con 9 punti in cascina, i biancocelesti non possono più raggiungere l’Eintracht Francoforte, che certifica il proprio primato liquidando per 4-0 il Marsiglia e ottiene il quinto successo in altrettanti incontri.

Gigi Bria

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Gigi Bria

Le cose migliori arrivano per caso. Per caso, ormai dieci anni fa, iniziai ad insegnare diritto ed economia politica in una scuola superiore di Milano. Sempre per caso, qualche anno fa, mi fu proposto di scrivere. Ho visto "La Voce" quando era ancora un embrione; ora è il giovane figlio di cui mi prendo cura ogni giorno parlando di sport e dirigendone la relativa redazione. Seguo il mondo del calcio, confidando di riuscire a non far mai trasparire la mia pur blanda fede calcistica.
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