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Europei Under 21: l’Italia cade 1-0 con la Polonia

La semifinale si complica

Si complica tremendamente l’avventura della Nazionale Under 21 guidata da Gigi Di Biagio all’Europeo casalingo di categoria; sul terreno del “Dall’Ara” di Bologna gli Azzurrini non riescono a replicare il successo dell’esordio sulla quotata Spagna cadendo per 1-0 contro la Polonia, dominata in verità dall’inizio alla fine come testimoniano il 60% abbondante di possesso palla a favore dell’Italia e le oltre 20 conclusioni in direzione della porta polacca.

Di Biagio cambia poco in una formazione che contro la Spagna si è dimostrata ben più che brillante. In porta gioca Meret, mentre Adjapong, al posto di Bonifazi, sulla fascia destra rappresenta uno dei cambiamenti nel reparto difensivo; Dimarco opera come terzino sinistro, con Mancini a formare la coppia dei difensori centrali con Bastoni, altra novità della serata. Il centrocampo è confermato in blocco con Barella, Mandragora e Pellegrini; cambiano invece due terzi dell’attacco con il solo Chiesa confermato dal primo minuto, mentre Kean e Zaniolo sono sostituiti da Cutrone e Orsolini.

Nella formazione polacca figura invece un po’ di Italia sotterranea e pressoché sconosciuta, con quattro giocatori tesserati da club italiani, ma attualmente in prestito altrove; gode di una qualche fama il capitano Dawid Kownacki, attaccante che dallo scorso gennaio è in forza al Fortuna Dusseldorf, ma il cui cartellino è di proprietà della Sampdoria. Sono invece due potenziali investimenti Pawel Bochniewicz e Szymon Zurkowski, entrambi al Gornik Zabrze in prestito rispettivamente da Udinese e Fiorentina; non diversa è poi la posizione di Filip Jagiello, tornante dello Zaglebie Lubin di proprietà del Genoa.

L’avvio azzurro è veemente e la padronanza dei ragazzi di Di Biagio appare totale; le occasioni fioccano e la più limpida capita sui piedi di Chiesa, ben fermato dal portiere polacco Grabara. È invece poco preciso Mandragora, che allarga troppo con il destro da buona posizione. All’altezza del 40° minuto sul “Dall’Ara” cala però il gelo, quando il difensore Bielik (già in rete all’esordio con il Belgio) sugli sviluppi di un calcio di punizione trova poco reattivo Meret e realizza l’1-0 a favore dei polacchi. Una manciata di minuti dopo Orsolini, idolo di casa, trova l’immediato pareggio, viziato tuttavia da un’iniziale posizione di fuorigioco dell’attaccante marchigiano, che costa l’annullamento della rete.

Nella ripresa non cambia l’atteggiamento dell’Italia che si proietta costantemente in avanti per porre rimedio ad uno svantaggio che non rispecchia l’andamento dell’incontro. Kean entra ed imprime vivacità lateralmente, Tonali conferisce ordine ad una manovra che rischia di farsi troppo scomposta. Grabara si oppone nuovamente a Chiesa e poi anche a Dimarco, mentre Pellegrini, Bastoni e Tonali peccano di precisione; a un quarto d’ora dal termine, la sventola di Pellegrini si schianta sul palo, quasi a suggellare beffardamente una serata cominciata male e proseguita peggio.

La sconfitta con la Polonia, ora capofila del gruppo A a punteggio pieno, scombina i piani dei ragazzi di Gigi di Biagio, costretti ora a sconfiggere sabato prossimo il già estromesso Belgio nell’ultimo confronto del girone e a confidare in un successo della Spagna sulla Polonia. Con tale combinazione di risultati, l’Italia si garantirebbe l’accesso alla semifinale come prima del girone; sarebbe invece rischioso un piazzamento al secondo posto, che non garantirebbe automaticamente la continuazione del cammino europeo (passa la migliore tra le tre seconde classificate) e allontanerebbe inoltre la partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo del 2020.

Gigi Bria

Foto: Getty Images

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Gigi Bria

Le cose migliori arrivano per caso. Per caso, ormai dieci anni fa, iniziai ad insegnare diritto ed economia politica in una scuola superiore di Milano. Sempre per caso, qualche anno fa, mi fu proposto di scrivere. Ho visto "La Voce" quando era ancora un embrione; ora è il giovane figlio di cui mi prendo cura ogni giorno parlando di sport e dirigendone la relativa redazione. Seguo il mondo del calcio, confidando di riuscire a non far mai trasparire la mia pur blanda fede calcistica.
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