Politica

Flat Tax, nuove tensioni nel Governo ed il PD attacca

Zingaretti: "Una bufala senza precedenti"

Roma, 18 marzo – La proposta del Vicepremier, Matteo Salvini, di allargare la Flat Tax anche ai dipendenti, ha aperto un nuovo fronte di scontro all’interno dell’alleanza di Governo.

Dopo il No dell’altro Vicepremier, Luigi Di Maio, nel merito è intervenuto anche il Ministro per il Sud, la pentastellata Barbara Lezzi. “La misura costa 60 miliardi e il nostro Paese non se li può permettere, è una promessa che non si può mantenere”, ha affermato la Lezzi. “Vogliamo rivedere le aliquote fiscali ma il principio costituzionale sulla progressività non può essere aggirato”, ha aggiunto il Ministro. “Per la Lega – ha detto ancora la Lezzi – non si tratta di 60 miliardi, per il Ministero dell’Economia e delle Finanze invece sì, e non credo che il MEF si sbagli”.

Salvini però ritiene che dal Ministero dell’Economia siano giunti “numeri strampalati” circa le risorse necessarie all’ampliamento della Flat Tax. “Non la faremo in un colpo solo ma in 5 anni e per la prima fase di questa rivoluzione epocale bastano 15 miliardi di euro, per un abbattimento delle tasse a tante persone”, ha detto Salvini aggiungendo: “Cinquanta, sessanta, non siamo al Superenalotto. Partiremo con gli scaglioni Irpef più bassi – ha spiegato – a cominciare da quello del 23%”.

Intanto, dal Partito Democratico giunge l’attacco del Segretario, Nicola ZIngaretti che ha definito la proposta di Salvini, una “bufala senza spazi fiscali per sostenerla”. “Il Tesoro l’ha fatto subito fatto capire a Matteo Salvini”, ha spiegato il leader Dem che, al pari del Movimento Cinque Stelle, ritiene che serva “la progressività delle imposte, non l’illusione che se i ricchi hanno più soldi spendono di più. Queste sono le teorie di Paperon de Paperoni, non di Paperino e Qui, Quo e Qua”.

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