Parlare d’amore con amore

Giudizio – accuse – insulti – offese: il rispetto questo dimenticato!

Il prezioso distinguo tra manifestare dissenso, insultare e offendere

Carissimi Amici, carissime Amiche, oggi scrivo di getto, pervasa da un istintivo fastidio nei confronti di chi si arroga il diritto di “spararare giudizi”sugli altri.

Che “gli altri” siano personaggi in vistao persone anonime, conoscenze “reali”o virtuali, il concetto non cambia. No, non si salvano neppure gli amici, anzi… sono proprio loro la fonte primaria cui attingere per la raccolta di informazioni, alias prelibatofertilizzante per congetture ed infarcite divulgazioni.

Giudicare e criticare, costituiscono un atteggiamento mentalee non solo uno sconveniente comportamento episodico.

Ho avuto modo di constatare che in colui o colei che critica – come se questo non bastasse –  prevale altresì prepotentemente l’intento di calunnia, costantemente nutrito da una personalissima – e spesso perversa –proiezione mentale di un evento, cui consegue l’irrefrenabile desiderio di palesamento, corredato da relativo giudizio, proclamato come verità assoluta.

Un classico esempio e’ riconducibile allo spifferare la confidenza ricevuta da un amico, con il compiacimento di esibire il proprio ruolo di ben informati, cui, ovviamente, far seguire il proprio malizioso– se non malevolo – giudizio.Rende così un affascinante P.R. porre un amico alla berlina?Lascio la risposta a chi si vanta per questo…

Nei confronti di personaggi noti, il succitato fertilizzante e’ reperibile unicamente al mercato dell’immaginazione. Basta la personale interpretazionedi un gesto per proclamare “un fatto certo”.

Altro ambiente in cui la fantasia, unitamente a giudizio, accusa, insulto, offesa e pettegolezzoformano un polo degradante, e’ il social network.

In questo caso, solitamente, un contatto social posta un commento– spesso corredato di una foto – ed un’altra persona si arroga il diritto di commentare denigrando il poste, comportamento ancor più grave, insultando il mittente.Con quale diritto?Oh, semplice, dichiara “lui”/ “lei” – i denigratori – quello di esprimere con sincerità la propria opinione.

Peccato che non tutti conoscano il prezioso distinguo tra il manifestare educatamente il proprio pensiero – ancorché dissenziente –  ed il giudicare offendendo. Tale distinguosi chiama rispetto.

Un abbraccio!

Daniela Cavallini

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