Cronaca

IERI I FUNERALI DELLE VITTIME DEL PONTE DI GENOVA

Bagnasco: "Genova è ferita ma non si arrende"

In un clima di profonda commozione si sono svolti ieri mattina, nel padiglione della Fiera di Genova, i funerali di Stato per 19 delle vittime del crollo del ponte Morandi. La cerimonia è stata officiata dal Cardinale del Capoluogo ligure, Angelo Bagnasco. Presenti, il Capo dello Stato, Sergio Mattarella; i presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico ed Elisabetta Casellati; il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ed i Vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

Il Cardinale Bagnasco, nel corso dell’omelia ha detto:  “Sappiamo che qualunque parola umana, seppure sincera, è poca cosa di fronte alla tragedia, così come ogni doverosa giustizia nulla può cancellare e restituire”. L’arcivescovo ha aggiunto: “L’iniziale incredulità e poi la dimensione crescente della catastrofe, lo smarrimento generale, il tumulto dei sentimenti, i ‘perché’ incalzanti, ci hanno fatto toccare ancora una volta e in maniera brutale l’inesorabile fragilità della condizione umana”. “Il crollo del ponte Morandi sul torrente Polcevera – ha proseguito Bagnasco – ha provocato uno squarcio nel cuore di Genova. La ferita è profonda, è fatta innanzitutto dallo sconfinato dolore per coloro che hanno perso la vita e per i dispersi, per i loro familiari, i feriti, i molti sfollati. Innumerevoli sono i segni di sgomento e di vicinanza giunti non solo dall’Italia, ma anche da molte parti del mondo”. L’arcivescovo ha riferito la vicinanza del Pontefice, Papa Francesco, alle vittime della tragedia ed alle loro famiglie: “Venerdì sera, con una telefonata affettuosa, ha voluto manifestarci la sua prossimità. In questi giorni dovunque si innalza a Dio un’onda di preghiera. Genova è nello sguardo del mondo, in un grande abbraccio di commozione, di affetto e di attesa”. Lunghi applausi quando Bagnasco ha citato i Vigili del Fuoco intervenuti nei soccorsi e quando ha affermato che Genova, pur ferita, saprà non arrendersi.

Altro momento sottolineato dagli applausi dei presenti, alla lettura dei nomi delle vittime fatta dal Vescovo di Chiavari, Monsignor Alberto Tanasini.

Tra le vittime, anche persone di fede musulmana. L’Imam di Genova, presente alle esequie ha affermato: “Il crollo di un ponte è la metafora di due punti che non si toccano più”. “Il crollo di un ponte che sia fisico o metaforico provoca sempre dolore e segna una perdita grave per l’umanità intera. Il dolore è immenso, affidiamo a Dio le nostre preghiere per tutte le vittime, le loro famiglie, i feriti e i disperi ma anche per tutti i soccorritori. La nostra preghiera si trasmette anche a tutti coloro che hanno celebrato i funerali in forma privata. Siamo vicini a tutti voi e chiediamo al Signore, colui che nella sua infinita misericordia ci ha insegnato il valore dei ponti, di renderci consapevoli delle nostre responsabilità, chiediamo a lui di accogliere le anime delle vittime e di consolare i loro familiari. Preghiamo per Genova”.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a margine della cerimonia funebre ha dichiarato: “Sono momenti di dolore condiviso da tutta l’Italia, che è unita in questo stato d’animo e le parole vanno spese in questa direzione perché un Paese unito rende anche più forte ed efficace la severità dell’accertamento delle responsabilità, che vanno perseguite con rigore”. Mattarella, definendo quanto accaduto “inaccettabile”, ha aggiunto: “E’ una tragedia che ha coinvolto tanti, che ha interessato tutto il nostro Paese. Genova è stata colpita. Tutti i genovesi e tutti coloro che si sono recati a Genova in questi anni sono passati su quel ponte, anch’io l’ho percorso tante volte, anche di recente”.

Il presidente della Camera, Roberto Fico ha detto:  “Chiedo scusa, anche se non è colpa mia, a nome dello Stato per quello che può non aver fatto negli ultimi anni. Scusa è una parola importante, ma deve seguire caparbietà e lavoro per accertare la verità fino in fondo. Anche la magistratura farà il suo corso, la Procura di Genova avrà tutto l’aiuto possibile anche dalla Camera del deputati e andremo avanti in questa direzione”.

Intanto, è purtroppo aumentato il bilancio delle vittime. Ieri pomeriggio, al San Martino di Genova, è morto uno dei feriti più gravi. Si tratta di Marian Rosca, un autista romeno di 36 anni. Il numero dei morti si aggiorna quindi a 43.

Antonio Marino

 

Foto: Ansa

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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