Scienza

I ricercatori del Mit informano: il pessimismo origina da una precisa area del nostro cervello

Nello studio pubblicato sulla rivista Neuron, i ricercatori hanno rintracciato la "culla del pessimismo" nel nucleo caudato

Un team di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (Mit) ha stabilito che a rendere pessimista e scoraggiare una persona quando deve prendere una decisione importante, sarebbe un’area precisa del cervello chiamata nucleo caudato. Secondo i ricercatori è qui che risiede la “culla del pessimismo”.

Nello studio pubblicato sulla rivista Neuron e coordinato da Ken-ichi Amemori e Satoko Amemor, il team ha osservato nei topolini di laboratorio, come la stimolazione di quell’area del cervello creava un effetto paralizzante, offuscando la loro capacità di prendere decisioni. E non per poco tempo: questa condizione di “paralisi” non era infatti momentanea ma si protraeva anche il giorno successivo.

Gli autori dello studio hanno spiegato come la stimolazione del nucleo caudato renda gli animali “più titubanti, spingendoli a sovrastimare i costi rispetto ai benefici di una scelta congiunta rappresentata dal sorseggiare un succo d’arancia e ricevere insieme un fastidioso getto d’aria”. Dopo questa prima analisi e visti i risultati raggiunti, occorre continuare a studiare e valutare, attraverso la risonanza magnetica funzionale: grazie a questa sarà possibile osservare l’attività dell’area interessata in individui che soffrono di depressione e stati d’ansia, per cercare di capirne l’origine e sviluppare, così, nuovi possibili trattamenti.

Beatrice Spreafico

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Beatrice Spreafico

"Leggere, scrivere, chiacchierare, ascoltare, ridere, amare.. queste sono le costanti della mia vita senza le quali non potrei essere io. Amo emozionarmi e sorprendermi, cercando di lasciare un bel ricordo di me nelle persone che incontro. Credo nell’empatia e nel potere della determinazione: la mia testardaggine incallita è rinomata e - guarda caso - il mio motto è “mai arrendersi. Le cose belle richiedono tempo”. Porto gli occhiali, che sono la mia estensione sul mondo e vivo tra ricci e capricci. Sono Social Media Manger In Wellnet, dove mi occupo di Social e sviluppo Piani Strategici ed Operativi per i clienti, su differenti piattaforme. In poche parole? Trasformo le loro richieste in parole ed immagini da ricordare. A LaVoce, invece, mi occupo della prima pagina scrivendo di politica, economia, attualità e scienza."

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