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IL VIRUS CINESE DIFFUSO DA UN LABORATORIO MILITARE?

L'ipotesi circola con insistenza nelle ultime ore. Il presidente Xi: "L'epidemia accelera ma la Cina può vincere la battaglia"

Il coronavirus polmonare che si è diffuso nella città cinese di Wuhan per poi espandersi sino ad arrivare in Francia, potrebbe essere nato in un laboratorio militare ubicato nella città identificata all’origine del focolaio. La notizia sta rimbalzando sempre più insistente sul web e trova una certa conferma in quanto dichiarato al ‘Washington Times’ da Dany Shoham, ex Ufficiale dell’Intelligence militare di Israele ed esperto di guerra batteriologica. Secondo Shoham, proprio a Wuhan avrebbe sede un laboratorio militare specializzato nello studio e nella realizzazione in segreto di armi chimiche, come voluto dal Governo di Pechino.

Stando ad una fonte, un tecnico di quel laboratorio sarebbe rimasto contaminato dal virus agli inizi di dicembre ma del contagio non si era accorto nessuno. Dalla mancanza nel rilevare il contagio quindi, il virus avrebbe trovato campo libero nella sua diffusione.

La medesima fonte riferisce che i morti ed i contagiati sarebbero in numero di gran lunga superiore rispetto ai dati diffusi ufficialmente da Pechino: si parla nell’ordine di di migliaia. Il Governo cinese infatti, in accordo con gli apparati militari del Paese, avrebbe posto la verità sotto silenzio, fornendo numeri molto meno preoccupanti. Lo stesso presidente cinese Xi, ha dichiarato che l’epidemia sta accelerando, dicendosi tuttavia fiducioso nella possibilità di vincere la battaglia, “finché avremo fiducia costante, lavoreremo insieme, con prevenzione e cure scientifiche e politiche precise”.

Un cauto ottimismo che comunque stride con le misure adottate dalla Cina per contenere il propagarsi del virus. E’ stato istituito un cordone sanitario che riguarda 56 milioni di persone 18 città. All’oggi, i morti ufficializzati sono 41 ed oltre 1.280 i contagiati. Attivati inoltre, 1.230 medici. Tra questi, purtroppo si contano due decessi: si tratta di un medico 62enne che lavorava presso l’Hubei Xinhua Hospital di Wuhan. L’altra professionista è invece morto a seguito dello stress causato dal superlavoro dato dall’emergenza. Hong Kong è in uno stato d’emergenza ai massimi livelli: lo dichiarato la Governatrice Carrie Lam. I contagiati nella città cinese, sono attualmente 5.

Per quanto riguarda la posizione delle altre nazioni rispetto all’emergenza, spicca quella degli Stati Uniti che stanno evacuando gli americani presenti a Wuhan: ne dà notizia il ‘Wall Street Journal’. Si tratta di un migliaio di persone, includendo il personale diplomatico.

Sempre a proposito di Stati Uniti, a Chicago è stato registrato il secondo caso di contagio che riguarda una donna rientrata negli USA da Wuhan. Le Autorità sanitarie statunitensi hanno messo sotto controllo altre 63 persone che potrebbero essere state contaminate.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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