Politica

LA DISFIDA DEL CASSONETTO

Polemica a distanza tra Salvini e Di Maio sul problema dei rifiuti in Campania

La visita a Napoli del Vicepremier e Ministro dell’Interno, Matteo Salvini è stata anche un’occasione per un’altra polemica tra lo stesso Salvini e l’altro Vicepremier, il Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio. Terreno di scontro, il problema dei rifiuti in Campania.

Salvini ha affermato che “si rischia l’emergenza a livello mondiale, sia sanitaria sia sociale. Non c’è programmazione e c’è incapacità. Se uno pensa male, e non sono io, potrebbe supporre che non si è fatto niente perché qualcuno ha interesse perché non si faccia nulla. E’ a rischio la salute dei cittadini come in nessuna altra regione italiana”. “Manca la programmazione – ha proseguito Salvini -, serve un termovalorizzatore per ogni Provincia, tra l’altro a metà gennaio andrà in manutenzione l’unico termovalorizzatore di tutta la Regione, pensate a cosa succederà…In Campania è a rischio la salute dei cittadini come in nessun altra Regione italiana, e io anche se non sono ministro dell’Ambiente e della Salute mi preoccupo e mi arrabbio da padre di famiglia”.

Salvini ha poi attaccato il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, da sempre contrario alla realizzazione di termovalorizzatori. “Il Sindaco si oppone ai termovalorizzatori? Se li mangi allora i rifiuti. Non vorrei doverli imporre, abbiamo sentito tutto. Se c’è di mezzo la salute dei bimbi e c’è incoscienza da parte di pubblici amministratori, allora si può anche imporre”. “Stiamo parlando della salute di milioni di persone – ha proseguito Salvini – A meno che de Magistris non sia disposto a fare un unicum mondiale e anche la Regione. Se trovano una localizzazione bene, altrimenti ci pensiamo noi”.

Alle parole di Salvini, a stretto giro ha replicato Di Maio che su Facebook ha scritto: “La Terra dei Fuochi è un disastro legato ai rifiuti industriali provenienti da tutta Italia, non a quelli domestici. Gli inceneritori non c’entrano una beneamata ceppa e tra l’altro non sono nel Contratto di Governo”.

Agli italiani mancava solo di assistere alla “disfida del cassonetto”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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