Calcio Serie A

La nuova Juventus comincia con Ramsey, Rabiot e Luca Pellegrini

De Ligt sempre più vicino ma ora occorre vendere

Lo scorso anno, di questi tempi, la Juventus formalizzava tra l’incredulità generale l’arrivo in bianconero di Cristiano Ronaldo, divaricando ulteriormente il proprio margine di superiorità rispetto alle altre squadre italiane e autorizzando i propri tifosi a coltivare concretamente il sogno Champions League, infranto una sera della primavera successiva dai “ragazzi terribili” dell’Ajax.

Dodici mesi dopo, l’approccio al mercato estivo del club bianconero non appare molto diverso. Già dallo scorso gennaio, infatti, Aaron Ramsey è il futuro affidatario del centrocampo juventino; arrivato a parametro zero dall’Arsenal, il centrocampista gallese indosserà la maglia numero 8 con la benedizione di Claudio Marchisio, suo illustre proprietario fino all’anno scorso.

Se l’innesto di Ramsey non sembra prospettare difficoltà tattiche, somiglia più ad una scommessa l’ingaggio di Adrien Rabiot, centrocampista elegante quanto discontinuo, anch’egli giunto a Torino a parametro zero dal Paris Saint Germain; per ammissione dello stesso giocatore transalpino, il suo trasferimento ai piedi della Mole deve molto ai buoni uffici di Gianluigi Buffon, prossimo al ritorno in bianconero per un’ultima stagione da secondo portiere, prima di assumere incarichi dirigenziali. Il terzo nome giunto ad integrare la rosa juventina è quello di Luca Pellegrini dalla Roma, con Leonardo Spinazzola che ha compiuto il percorso inverso a titolo di contropartita.

Il mercato in entrata della Juventus, rovente già dai primi giorni, è tuttavia ben lontano dal raffreddarsi; l’arrivo di Matthijs De Ligt dall’Ajax, infatti, sembra imminente per una cifra vicina ai 75 milioni. L’approdo a Torino del centrale olandese pare però aver generato un fastidioso malessere in Leonardo Bonucci, troppo simile al virgulto dei lancieri e poco incline ad accettare un ruolo di secondo piano; qualora il difensore viterbese dovesse confermare il proprio stato di insoddisfazione, la dirigenza potrebbe valutare l’esistenza delle condizioni per un suo nuovo addio (dopo quello rumorosissimo al Milan di due anni fa) con Paris Saint Germain e Manchester City che potrebbero farsi avanti.

Per le prossime settimane, poi, l’attenzione in entrata della Juventus dovrebbe concretizzarsi in un tentativo di rinforzo per reparto, con Trippier, Pogba e Chiesa che costituiscono i tre grandi oggetti del desiderio di Paratici. All’arrivo del terzino inglese non potrebbe che corrispondere per forza di cose la cessione di Joao Cancelo, ritenuto ormai sacrificabile dopo una stagione sostanzialmente deludente; Manchester City e Bayern Monaco sono alla finestra e appaiono in grado di sborsare i 60 milioni che la Juventus aspira a realizzare.

Comincia poi a somigliare ad un pacco di cui sbarazzarsi il decaduto Gonzalo Higuain, apertamente escluso dai piani futuri della Juventus; Roma e Atletico Madrid si sono dichiarate interessate (senza tuttavia scuotere l’entusiasmo dell’argentino) ma i 25 milioni che Paratici vorrebbe incamerare rischiano di tramutarsi in un ostacolo. È ormai ai saluti anche Mario Mandzukic, per quattro anni autentico idolo della curva bianconera; l’infaticabile punta croata, che a Torino ha imparato a spendersi anche come ala, gode di numerosi estimatori e la sua partenza, ancor più se la destinazione fosse cinese, potrebbe garantire alla Juventus anche 20 milioni.

Anche Cuadrado, che va in scadenza l’anno prossimo, potrebbe diventare argomento di trattative per evitare una sua partenza a parametro zero fra dodici mesi; non convince poi Marko Pjaca, talento inespresso e falcidiato dagli infortuni, che potrebbe essere ceduto definitivamente oppure dato nuovamente in prestito per un estremo tentativo di recuperarne l’affidabilità.

I nuovi acquisti in mezzo al campo e la politica di ringiovanimento avviata in questo mercato rendono esuberante anche uno tra Khedira e Matuidi, con il francese che, in caso di cessione, potrebbe assicurare alle casse juventine un’entrata di una certa consistenza. Potrebbe poi chiedere di partire anche Mattia Perin che, se Buffon dovesse rientrare alla base, finirebbe per essere il terzo portiere alle spalle di Szczesny e del carrarese. Dato per partente e protagonista di una stagione incolore, Douglas Costa vorrebbe invece restare alla Juventus; per convincere Sarri a confermarlo, il brasiliano è rientrato prima dei compagni alla Continassa per farsi trovare in forma smagliante all’inizio della preparazione.

Gigi Bria

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Gigi Bria

Le cose migliori arrivano per caso. Per caso, ormai dieci anni fa, iniziai ad insegnare diritto ed economia politica in una scuola superiore di Milano. Sempre per caso, qualche anno fa, mi fu proposto di scrivere. Ho visto "La Voce" quando era ancora un embrione; ora è il giovane figlio di cui mi prendo cura ogni giorno parlando di sport e dirigendone la relativa redazione. Seguo il mondo del calcio, confidando di riuscire a non far mai trasparire la mia pur blanda fede calcistica.
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