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L’Ambasciata USA a Gerusalemme costa decine di morti e duemila feriti

Trump si compiace dell’apertura ma Al Zawahiri fomenta la jihad

La giornata di ieri sulla Striscia di Gaza è stata caratterizzata da violentissimi scontri tra l’esercito israeliano ed i manifestanti palestinesi. Il bilancio è pesantissimo: si parla di decine di morti e circa duemila feriti. A causare le violenze, l’apertura dell’Ambasciata americana a Gerusalemme, avvenuta proprio nella giornata di ieri.

L’invito formulato dall’aviazione palestinese che, attraverso il lancio di volantini, aveva chiesto ai palestinesi di non agevolare violenze, non è stato ascoltato.

Israele ascrive responsabilità degli scontri ad Hamas. Un portavoce dell’esercito israeliano, ha dichiarato: “L’esercito si sta misurando lungo il confine con Gaza con 10mila dimostranti violenti, e altre migliaia sono disposti nelle loro immediate vicinanze, in dieci punti di attrito”, aggiungendo che Hamas “sta guidando un’operazione terroristica, mascherata da mobilitazione popolare. Cercherà di compiere attentati e di realizzare infiltrazioni di massa in Israele”. Questo ha portato a far dichiarare il territorio limitrofo a Gaza, “zona militare chiusa”.

Intanto, il presidente americano, Donald Trump ha espresso soddisfazione per l’apertura dell’ambasciata USA a Gerusalemme, twittando: “Oggi è un grande giorno per Israele!”. Alla cerimonia d’apertura ha partecipato il premier israeliano Benyamin Netanyahu, salutato da numerosi applausi al suo arrivo. Presenti anche Ivanka Trump, Jared Kushner, l’ambasciatore americano David Friedman e il vice segretario di Stato Usa John Sullivan insieme al segretario al Tesoro David Mnuchin. Inoltre, il presidente di Israele Reuven Rivlin. Nel corso del suo intervento, l’ambasciatore David Friedman ha detto: “70 anni fa Ben Gurion proclamò la nascita dello Stato di Israele. Undici minuti dopo il presidente Truman riconobbe lo stato di Israele, primo al mondo. Finalmente 70 anni dopo gli Usa compiono il loro passo aprendo la loro ambasciata a Gerusalemme. Per primi al mondo”.

A guastare la festa a Stati Uniti ed Israele, ci ha pensato il leader di Al Qaeda, Ayman al Zawahiri che, in un messaggio rivolto ai musulmani, ha chiesto la jihad contro Israele ed USA. Nel video, al Zawahiri sollecita il suo popolo ad impugnare i mitra, dato che ‘Tel Aviv è anche una terra di musulmani”. Il leader di Al Qaeda è convinto che con lo spostamento dell’ambasciata americana a Gerusalemme, Trump “ha svelato il vero volto della moderna crociata. Con lui non funziona la pacificazione ma solo la resistenza tramite la jihad”. Il messaggio è stato intercettato dal ‘Site Group’ che monitora le attività dei siti collegati al terrorismo islamico.

Preso atto dell’escalation di violenze, Said Abou Ali, Segretario Generale aggiunto della Lega araba con delega per la questione palestinese e i territori occupati, ha chiesto “un intervento internazionale urgente per fermare l’orribile massacro perpetrato dalle forze di occupazione israeliane contro i palestinesi, in particolare nella Striscia di Gaza”.

Anche da Amnesty International, una presa di posizione piuttosto dura. L’Organizzazione umanitaria ha sottolineato che ci sono stati anche “sei minori tra i palestinesi uccisi a Gaza”, commentando quanto sta accadendo come una “ripugnante violazione delle norme internazionali e dei diritti umani”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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