Scienza

L’Escherichia coli “complice” nei fenomeni che scatenano l’attacco cardiaco? Uno studio lo spiega

I risultati di una ricerca tutta italiana hanno rivelato la presenza nelle persone colpite da infarto, del batterio dell’intestino nel sangue circolante e nell’arteria occlusa

L’Escherichia coli potrebbe essere “complice” nei fenomeni che scatenano l’attacco cardiaco. Uno studio italiano frutto della collaborazione di un team di cardiologi, cardiologi interventisti, anatomopatologi, patologi clinici e biologi, ha identificato il batterio dell’intestino non solo nel sangue circolante delle persone colpite da infarto, ma anche nella stessa arteria che si chiude provocando l’attacco di cuore.

Per arrivare a questi risultati, il team di ricercatori – guidato da Francesco Violi, Direttore della I Clinica Medica del Policlinico universitario Umberto – ha analizzato un campione di 150 pazienti: in 50 di loro colpiti da infarto è stata esaminata la concentrazione della capsula batterica presente nei trombi, confrontata poi con quella di 50 pazienti in condizione normale (angina stabile) e di 50 soggetti di controllo.

Cosa è emerso? Che nel gruppo degli infartuati è risultata una presenza batterica notevolmente più alta rispetto a quella degli altri due gruppi, associando il fenomeno all’attivazione delle piastrine a livello del trombo. E grazie alla biologia molecolare, i ricercatori hanno potuto dimostrare che il batterio che circolava nel sangue dei pazienti con infarto era l’Escherichia Coli, tipicamente di origine intestinale.

Analizzando la permeabilità intestinale dei soggetti con infarto, i ricercatori hanno constato quanto fosse alterata rispetto ai soggetti di controllo e questo aspetto è stato associato alla concentrazione della capsula batterica nel trombo coronarico, suggerendo che l’aumentata permeabilità intestinale sia responsabile della traslocazione batterica nel sangue dei soggetti con l’infarto.

L’Escherichia Coli, dunque, amplifica la trombosi ed è risaputo che a maggior parte degli infarti si verifica a causa della formazione di un coagulo di sangue (chiamato appunto trombo) che va a ostruire una o più arterie che portano sangue ossigenato e sostanze nutritive al cuore. I meccanismi che ne sono alla base non erano mai stati completamente chiariti ma, adesso, grazie a questi scoperta e ai risultati a supporto, si potrà prevenire una delle principali cause di mortalità nel nostro Paese.

Beatrice Spreafico

Mostra Altro

Beatrice Spreafico

"Leggere, scrivere, chiacchierare, ascoltare, ridere, amare.. queste sono le costanti della mia vita senza le quali non potrei essere io. Amo emozionarmi e sorprendermi, cercando di lasciare un bel ricordo di me nelle persone che incontro. Credo nell’empatia e nel potere della determinazione: la mia testardaggine incallita è rinomata e - guarda caso - il mio motto è “mai arrendersi. Le cose belle richiedono tempo”. Porto gli occhiali, che sono la mia estensione sul mondo e vivo tra ricci e capricci. Sono Social Media Manger In Wellnet, dove mi occupo di Social e sviluppo Piani Strategici ed Operativi per i clienti, su differenti piattaforme. In poche parole? Trasformo le loro richieste in parole ed immagini da ricordare. A LaVoce, invece, mi occupo della prima pagina scrivendo di politica, economia, attualità e scienza."

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio