Politica

Liberi e Uguali chiude i battenti

Dopo neanche un anno dalla sua fondazione, il Movimento di Grasso e Boldrini va in soffitta

Roma, 14 novembre – Liberi e Uguali, la formazione politica voluta dagli ex presidenti di Senato e Camera, Aldo Grasso e Laura Boldrini, ha cessato la sua attività a neanche un anno dalla sua fondazione avvenuta il 3 dicembre del 2017.

Quella di LeU è stata una vera e propria meteora politica dai contenuti programmatici mai veramente chiariti. Unica cosa certa, è che era un Movimento della Sinistra estrema che sarà ricordato solo per aver fatto in modo di garantire il prosieguo politico per Boldrini e Grasso.

Che fosse qualcosa di scricchiolante sin dai suoi albori, era apparso piuttosto chiaro dopo il responso delle urne che aveva visto passare Pier Luigi Bersani alla Camera, ma silurare Massimo D’Alema al Senato. Tra i mancati eletti che avevano abbracciato la causa di Liberi e Uguali, anche Pippo Civati, andato via in malo modo dopo essere stato “trombato” alle ultime elezioni politiche che avevano garantito la poltrona a 14 deputati e 4 senatori, in Parlamento con la forza del 3,3% del consenso elettorale.

La stessa Boldrini, dopo essersi assicurata, salvo intoppi, un’altra legislatura, aveva cominciato a prendere le distanze da LeU, praticamente subito dopo la sua proclamazione. Ora, la ex presidente della Camera, pensa ad un Partito tutto suo di ispirazione europeista, progressista ed ovviamente, di sinistra.

A restare col cerino in mano, l’ex seconda carica dello Stato al quale va il riconoscimento di aver fatto di tutto per evitare la messa in liquidazione della sua creatura. Una creatura che all’oggi, fa pensare ad un escamotage creato ad arte per il mantenimento di un relativo potentato a vantaggio di pochi.

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