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LIBIA: C’È L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO

La notizia data dalle Nazioni Unite ma ci sono centinaia di migranti in fuga

Nella serata di ieri, l’Organizzazione delle Nazioni Unite ha fatto sapere tramite un tweet sul suo account ufficiale, che è stato raggiunto un accordo per il ‘cessate il fuoco’ tra le fazioni che si stanno dando battaglia a Tripoli. In nove giorni di combattimenti, il bilancio vuole almeno 61 morti e 159 feriti ai quali si aggiungono 12 persone “scomparse”.

Il testo dell’accordo raggiunto, composto da sette punti e pubblicato sempre su Twitter dai siti libici Al Ahrar e Alwasat, prevede che “tutte le parti firmatarie” dovranno impegnarsi “a trovare una soluzione politica, alla cessazione delle ostilità e alla creazione di un meccanismo che controlli il cessate il fuoco”. “Se tutte le parti daranno prova di un vero e totale rispetto del cessate il fuoco – prosegue il testo pubblicato da Al Ahrar  e Alwasat -, le Nazioni unite terranno un’altra riunione per esaminare i preparativi di sicurezza della capitale”.

Alwasat ha affermato che l’accordo è stato raggiunto nella città di Zauia (Zawiya), a circa quaranta chilometri ad ovest di Tripoli. Lo si è appreso da un  componente del consiglio dei dignitari della città.

Intanto però, centinaia di migranti africani sarebbero fuggiti da un centro di detenzione ubicato nei pressi dell’aeroporto di Tripoli. Lo ha reso noto la Reuters che ha sentito fonti di organizzazioni umanitarie. Si parla di circa 1.800 persone in fuga. A documentarlo, un video pubblicato sui social media dal quale si vedono numerosi africani con buste di plastica, allontanarsi dal centro. Tuttavia, il governo libico nega l’accaduto.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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