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LIBIA: ITALIANI IN FUGA E SALVINI ATTACCA MACRON

Quasi 50 morti ed oltre 100 feriti in una settimana di scontri. Il Governo garantisce che i nostri soldati non combatteranno a Tripoli

Resta grave la situazione in Libia dove, nei pressi di Tripoli, da ormai una settimana proseguono i combattimenti. Il bilancio aggiornato vuole 48 morti e 110 feriti da quando sono cominciati gli scontri. Le Nazioni Unite hanno chiesto colloqui mentre dall’Unione Europea giunge l’ordine di cessare i combattimenti. Il leader libico Fayez al Sarraj ha dato ordine d’ingresso a Tripoli alla Milizia Anti Terrorismo di Misurata: scopo è quello di provare ad organizzare il ‘cessate il fuoco’.

Per quello che riguarda i nostri connazionali presenti nella zona interessata dai combattimenti, circa 430 persone, secondo fonti qualificate starebbero già lasciando il territorio. Nella serata di domenica si sono allontanati una decina di dipendenti dell’ENI e molti funzionari in servizio all’Ambasciata che, stando a quanto dichiarato dal Ministero degli Esteri italiano, resterà comunque aperta ma con una “presenza flessibile”; ciò significa che l’organico non è più completo. Anche l’Ambasciatore Giuseppe Perrone non si trova più nel Paese. Per quanto riguarda l’ENI, questa ha comunicato che l’attività prosegue regolarmente e che a Tripoli, al momento, non sono presenti dipendenti italiani.

In tutto questo c’è da registrare l’attacco che il Ministro degli Interni e Vicepremier, Matteo Salvini, ha sferrato a Macron. Salvini imputa alla Francia la responsabilità della crisi in atto. Sul fatto che la Libia non sia più un porto sicuro, Salvini ha dichiarato: “Chiedete alla Francia”. “Penso che dietro ci sia qualcuno che ha fatto una guerra che non si doveva fare, che convoca elezioni senza sentire gli alleati e le fazioni locali, qualcuno che è andato a fare forzature”, ha aggiunto il titolare del Viminale. A sostenere Salvini, anche il Movimento Cinque Stelle con il Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta ed il presidente della Camera, Roberto Fico che nel merito della crisi ha affermato: “è un problema che ci ha lasciato la Francia”. Un brusco cambio di passo, considerando che solo alcuni giorni fa, l’Italia, la Francia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti avevano unanimamente espresso parole di condanna per quanto sta avvenendo in Libia. La Francia, al momento non ha commentato le posizioni italiane. Salvini contro Emmanuel Macron trova l’appoggio anche da Forza Italia che, con il presidente del Parlamento Europeo e Vicepresidente del Partito, Antonio Tajani, ha detto: “Macron sbaglia, un solo Paese non può essere egemone in Libia”. Da presidente del Parlamento Europeo, Tajani si è augurato di poter giungere ad “un compromesso” evitando che la gestione della crisi non diventi  “una partita tra Paesi”.

La notizia di un coinvolgimento militare italiano a Tripoli è stato categoricamente smentito da Palazzo Chigi. Nessuna forza speciale dunque, entrerà in azione per la difesa di al Sarraj. L’impegno italiano sarà invece profuso per organizzare la conferenza sulla Libia che dovrebbe aver luogo a novembre. Obiettivo del vertice, il mantenimento di una posizione di privilegio nel Paese nordafricano.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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