Tech

Lo smartphone è realmente correlato al coronavirus?

Un virus per potersi replicare ha bisogno di cellule vive

Con l’aumento dei casi di infezioni da coronavirus sono purtroppo aumentate anche le fake news, portando solamente confusione nei lettori. Ultimamente in internet sono apparse notizie che identificano come possibili mezzi di contagio i nostri effetti personali tecnologici e pertanto viene consigliato di disinfettare lo smartphone e altri dispositivi personali per evitare di essere contagiati dal coronavirus.

Nulla di più falso.

Partendo però dal concetto di igiene, mantenere puliti i nostri dispositivi tecnologici rientra nelle buone norme di vita quotidiana mentre disinfettarli rientra in quelle situazioni cliniche per persone che presentano infezioni da germi multi-resistenti ed è completamente differente dalla diffusione di un virus.

A sostegno di quanto appena scritto, Massimo Andreoni, Ordinario di Malattie infettive dell’Università di Tor Vergata, a Roma e direttore scientifico della Società italiana di Malattie infettive e parassitarie (Simit), in un’intervista espone dei chiarimenti in merito alle precauzioni da prendere in questi giorni di possibile contagio del coronavirus: “Lo smartphone può essere un veicolo di trasmissione di germi resistenti, diversa cosa è un virus che ha bisogno di cellule viventi per replicare. Starei attento in questo momento a correlarlo al problema coronavirus, ha invece un senso nelle infezioni correlate all’assistenza. Così come i medici sono abituati a disinfettare il fonendoscopio e gli apparecchi per la pressione certamente se si curano pazienti con germi multi-resistenti ci sono diverse precauzioni da prendere come usare i guanti, igienizzare le mani e non usare il telefono se si sono igienizzate le mani, affinché il dispositivo possa non essere contaminato”. In virtù di quanto detto, continua dicendo: “In questo momento non tutto può essere ricondotto al coronavirus, altrimenti lo smartphone diventa come la maniglia della porta, toccandola ci si infetta”.

Dario Naghipour

Mostra Altro

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio