Calcio Serie A

Milan, i conti non tornano

In arrivo sanzioni dall'UEFA

Da diversi giorni, il cielo di Milano alterna squarci di azzurro e scrosci di pioggia, rendendosi metafora fedele della dicotomia calcistica cittadina, con l’Inter a conquistare una qualificazione in Champions League quasi all’ultimo respiro e il Milan a doversi accontentare di un sesto posto che è ben lontano dai proclami di dodici mesi fa.

Ma se l’epilogo del campionato consente ai nerazzurri di avviare un progetto per la prossima stagione, sull’altra riva del Naviglio si addensano nuove nubi, con il rischio più o meno imminente di un naufragio. La UEFA è infatti tornata a bussare con prepotenza alle porte di casa Milan, sei mesi dopo la presentazione da parte di Fassone del prospetto di ripianificazione debitoria della società; il piano, in buona sostanza, non persuade i vertici del calcio europeo in materia di rispetto dei parametri del fair play finanziario.

Mancano infatti garanzie sulla copertura dei debiti contratti dalla società e che devono essere ristorati entro il prossimo autunno; ad aggravare la questione, si aggiungono le perplessità legate all’effettiva capacità della proprietà cinese di garantire la continuità aziendale e di assicurare gli introiti ottimisticamente prospettati per l’immediato futuro. Il che non stupisce, se riferito ad un club che già nell’estate scorsa sembrava aver assunto come dato certo ed acquisito il proprio accesso alla Champions League della prossima stagione.

In tempi brevi, non oltre la metà del prossimo giugno, l’organo giudicante dell’UEFA si esprimerà irrogando inevitabilmente una sanzione al club di via Aldo Rossi; il provvedimento, in ragione del principio edittale della pena, potrà variare dall’ammonizione alla multa, fino ad inasprirsi con il blocco del mercato in entrata o con l’estromissione coattiva dalla prossima Europa League.

In un calcio che va sempre più smarrendo gran parte della propria fanciullesca innocenza, fatta di ginocchia sbucciate e corse dietro ad un pallone, finanza e politica intervengono come genitori severi a tirare le orecchie ad un figlio che va raddrizzato prima che sia troppo tardi. Le prospettive possibili nell’immediato per il Milan sono ovviamente variegate e dipendono in misura molto stretta dall’intenzione dell’UEFA di privilegiare il bastone o la carota.

Certo è che, senza voler alimentare alcuna forma di vittimismo, il calcio italiano in tempi recenti si è troppo spesso trovato soverchiato in ambito europeo sia sul terreno di gioco (basti pensare a qualche decisione arbitrale non proprio cristallina a danno di Juventus, Roma e dello stesso Milan) sia nelle segrete stanze dei pallottolieri (con l’Inter, non più di un paio di anni fa, costretta a fare avanti e indietro dalla Svizzera con i libri contabili in mano). Il tutto, mentre altrove nessuna operazione finanziaria appare impossibile, vietata o di cattivo gusto (ma il cattivo gusto, si sa, non è cosa che pertiene alla legge…), con la sensazione che il peso politico del Belpaese all’interno del continente si vada ormai approssimando allo zero.

Gigi Bria

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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