Cucina

CUCINA INTERNAZIONALE. Falafel di fagioli

Una specialità egiziana

Care Amiche e cari Amici de La Voce, il nostro viaggio per il mondo della buona tavola, continua e questa settimana ci porta nell’affascinante Egitto.

In questa terra antica e per molti versi misteriosa, i piatti di carne e di pesce si miscelano con quelli a base di verdure. Per voi ho scelto il falafel di fagioli, un piatto della tradizione locale, simile alle polpette di verdure.

Non è difficile da preparare. Per quattro persone vi servirà mezz’ora circa del vostro tempo ed avere a disposizione: 450 grammi di fagioli bianchi tipo, il succo di un limone,. 50 grammi di farina, due cucchiai di prezzemolo, due spicchi d’aglio, una cipolla,.un cucchiaio di cumino, un cucchiaino di coriandolo finemente tritato, mezzo cucchiaino di curcuma, mezzo cucchiaino di lievito in polvere, due cucchiai di semi di sesamo. Inoltre, peperoncino, yogurt ed olio per friggere secondo quanto potranno bastare.

Innanzitutto, dedicatevi ai fagioli, mettendoli a bagno per 12 ore al termine delle quali, dovrete scolarli e metterli in un mixer dove li frullerete al fine di ottenere un composto granuloso. Una volta fatto questo, prendete aglio, prezzemolo e cipolla per tritarli finemente.

In una ciotola, abbinate il purè di fagioli con il trito ed aggiungete il cumino, il coriandolo, il peperoncino, la curcuma, il succo di limone ed il lievito. Mescolate accuratamente e fate riposare per un quarto d’ora, scegliendo per questo un luogo che sia il più fresco possibile.

Ora, cominciate a preparare il falafel, prendendo due cucchiai di composto per andare a formare delle polpette che appiattirete. Qualora il preparato dovesse essere ancora eccessivamente morbido, aggiungete ancora dell’acqua e della farina e fate riposare per un ulteriore quarto d’ora.

Terminata la preparazione delle polpette, cospargetele con il sesamo e mettetele a friggere in olio abbondante e caldo. Al termine della cottura, scolatele e assorbite con carta da cucina l’olio in eccesso; deponetele su un piatto da portata e servite in tavola.

Alla prossima ricetta!

Chef Antony

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo

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