Milano, donna uccisa nel suo appartamento. Fermato il compagno
L'omicidio in un'abitazione di Via Piranesi. Secondo le testimonianze, si erano già verificati casi di violenza domestica peri i quali era intervenuta la Polizia
Milano, 20 marzo – Roberta Priore, una donna di 53 anni, è stata uccisa nel suo appartamento di Milano, in Via Piranesi al civico 19. Indiziato dell’omicidio e posto in stato di fermo, il compagno della vittima, Pietro Carlo Artisi, 48enne originario di Pistoia. Stando al profilo Facebook dell’indagato, la relazione tra i due era cominciata nello scorso mese di gennaio.
Il corpo della donna è stato scoperto nel pomeriggio di ieri dalla Polizia di Stato e dai Vigili del Fuoco intervenuti a seguito dell’allarme lanciato dalla figlia di 21 anni che non riusciva mettersi in contatto con la madre. La ragazza si è recata presso l’abitazione della vittima e non ottenendo alcuna risposta, ha chiamato i soccorsi. Quando gli agenti sono entrati nell’appartamento, lo hanno trovato a soqquadro; il corpo della Priore giaceva a terra con un cuscino accanto. Probabilmente la donna è rimasta uccisa dopo una colluttazione. Solo l’autopsia potrà chiarire le cause del decesso. All’interno dell’abitazione era in corso anche un principio d’incendio immediatamente domato dai Vigili del Fuoco.
Il presunto omicida è stato fermato nel pomeriggio stesso di ieri mentre, in evidente stato confusionale, cercava di allontanarsi dall’edificio. Portato in Questura, è stato sottoposto ad interrogatorio e nella notte è stato disposto il suo fermo.
Secondo le testimonianze, la morte della Priore era stata preceduta da almeno due episodi di violenza domestica che avevano richiesto l’intervento della Polizia. Un residente del condominio ha infatti spiegato che “nei giorni scorsi è venuta la polizia nel palazzo, erano circa le 3, sentivamo urla di aiuto provenire dal suo appartamento. Sembra che il compagno o qualcuno che conosceva bene la stesse picchiando. Del resto non era neppure la prima volta che arrivava la polizia, credo ci siano stati almeno due interventi in passato”. “L’ultima volta che sono venuti i poliziotti – ha proseguito il condomino – hanno tentato di rassicurare la figlia della Priore in lacrime dicendole: ‘Non si preoccupi, abbiamo salvato sua madre già due volte'”.
Tristemente però, il motivo di preoccupazione era tutt’altro che infondato.
Antonio Marino