Cronaca

Milano, soccorre uno straniero e rischia il linciaggio

E' accaduto domenica scorsa al Parco Forlanini. Protagonista, una legale milanese

Milano, 30 luglio – I fatti sono accaduti domenica scorsa ma se ne è avuta notizia solo oggi, dalle colonne de ‘Il Corriere della Sera’. Un Avvocato milanese, Beatrice Bordino, si trovava al Parco Forlanini di Milano quando ha visto un uomo riverso a terra. “Era sdraiato in posizione innaturale, a faccia in giù – racconta l’Avvocato -, appena l’ho visto mi sono messa d’istinto a correre. Le persone quasi gli camminavano sopra, nessuno si interessava del suo stato”. “Non si muoveva, ho pensato al peggio, mi si è gelato il sangue nelle vene”, aggiunge. La cosa più ovvia era quella di chiamare il 118 e così ha agito la legale.

La scena però, non è passata inosservata ad un gruppo di persone che ha preso ad inveire contro la donna: “Se osi chiamare l’ambulanza ti meniamo maledetta tr…, bisogna lasciarli morire questi immigrati di m… ricordati che i soccorsi li paghiamo noi contribuenti mica questi negri”, ha affermato qualcuno del gruppo. “Lavati le mani che ti prendi le malattie”, ha aggiunto un altro. Tra loro, anche un’anziana che ha affermato: “Spero che Dio ascolti le mie preghiere e che affondi tutti i barconi”.

La persona priva di sensi era un ecuadoriano di circa trent’anni, ubriaco “ma aveva evidente bisogno di soccorsi”, spiega l’Avvocato che decide di metterlo in sicurezza, spostandolo in una zona d’ombra. Fatto questo, affronta il gruppo di persone che l’aveva aspramente contestata: “Ma siete impazziti? Guardate che esiste l’omissione di soccorso”, dice loro mentre la guardano minacciosi, tanto da farle temere di poter essere linciata.

Nel gruppo è presente anche un operatore dell’AMSA, l’azienda milanese che si occupa della pulizia dei rifiuti. L’uomo le dice: “Nessuno vuole venire a lavorare qua, sporcano tutto e poi tocca a noi pulire”.

Visibilmente provata da quell’esperienza, l’Avvocato si allontana finché non vede due agenti della Polizia Locale ai quali racconta i fatti. “Ce ne sono tanti…”, le rispondono laconicamente.

“Nessuno mi farà diventare una non-persona. Voglio denunciare questi comportamenti, non resto in silenzio”, promette Beatrice.

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Redazione La Voce

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