Politica

PD, Calenda annulla la cena: “Il Partito merita l’estinzione”

L'ex Ministro: "L'unico segretario che si dovrebbe candidare è il presidente dell'associazione di psichiatria"

Roma, 18 settembre – A causa delle polemiche interne al Partito Democratico, sorte sulla cena organizzata dall’ex Ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, quest’ultimo ha deciso di cancellarla.

Calenda amareggiato per la situazione, non ha mancato di sferrare un duro attacco al PD. “Quello che importa ai dirigenti del Pd è il congresso – ha dichiarato Calenda -. Sta diventando un posto in cui l’unico segretario che si dovrebbe candidare è il presidente dell’associazione di psichiatria”. Calenda ha poi aggiunto che “il Partito merita l’estinzione”, invitandolo a non presentarsi alle prossime elezioni europee.

Parlando ai microfoni della trasmissione radiofonica, ‘Circo Massimo’, Calenda ha detto: “Sono convinto che alle prossime europee il PD non ci debba essere. Serve un fronte repubblicano, progressista, che recuperi la parte di classe dirigente locale e nazionale capace ma che spazzi via un partito che ha come unico obiettivo quello di spartirsi una torta sempre più piccola tra dirigenti che sono usurati, che pensano solo a questo dalla mattina alla sera”.

L’ex Ministro è anche tornato sulla cena cancellata.  “Era un’occasione non per organizzare una strategia congressuale, ma per ricostruire un rapporto tra Gentiloni e Renzi e compattare il gruppo per fare opposizione in maniera strutturata. E invece si è trasformata nel solito copione del Pd autolesionista. Il Pd vuole un’unica cosa, la resa dei conti tra renziani e antirenziani in un congresso che non si capisce quando sarà. E’ diventata una buffonata nel miglior stile dei retroscena del partito. Non era un incontro contro Zingaretti, perché era presente Gentiloni, uno dei suoi primi sostenitori, ma il focus era per creare un’opposizione autorevole”.

“Il quadro è drammatico – ha aggiunto Calenda – perché nessuno parla con nessuno, non ci si fida, qualunque iniziativa viene presa come un’aggressione contro altri. Basti pensare che Gentiloni e Renzi non si parlano dal 4 marzo. Ma se rispetto alla situazione generale la reazione del partito di opposizione è questa, come facciamo a stupirci che stiamo al 16%?”

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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