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Petrolio iraniano: Trump toglie le esenzioni e colpisce anche l’Italia

La risposta del governo iraniano non si è fatta attendere, con la minaccia di chiudere lo Stretto di Hormuz

La guerra economica del presidente americano, Donald Trump contro l’Iran arriva a colpire anche gli interessi dell’Italia. Il numero uno della Casa Bianca ha infatti deciso di non rinnovare le esenzioni che consentivano ad 8 Paesi, tra i quali l’Italia, di importare il petrolio dall’Iran. Gli altri Stati coinvolti sono Grecia, Taiwan, Cina, India, Turchia, Giappone e Corea del Sud. Va detto che l’Italia, così come la Grecia e Taiwan avevano già cominciato a ridimensionare l’import del greggio iraniano. L’obiettivo del Governo americano è quello di congelare l’export del petrolio da parte di Teheran “negando al regime la sua principale fonte di entrate”.

La risposta del governo iraniano non si è fatta attendere, con la minaccia di chiudere lo Stretto di Hormuz che collega il Golfo dell’Oman al Golfo Persico. Dallo Stretto di Hormuz transita all’incirca un terzo del petrolio trasportato via mare. A parlare della possibile contromisura, comandante della Marina del Corpo della Guardia rivoluzionaria, Alireza Tangsiri che alla televisione ‘Al-Alam’ ha dichiarato: “Lo Stretto di Hormuz, in base alla legge, è una rotta di navigazione internazionale e se ci verrà vietato di usarla, la chiuderemo”. “Se ci saranno minacce – ha detto ancora Tangsiri – non avremo altra scelta che difendere le nostre acque”.

L’iniziativa di Trump ha comportato un’impennata del prezzo del greggio, cosa che non accadeva da più di 6 mesi.

A New York sono stati registrati aumenti del 2,98%, portando il costo a 65,91 dollari al barile. Il Brent ha incassato guadagni superiori al 3%. Al momento di bloccare le esenzioni che scadranno ad inizio maggio, la Casa Bianca ha fatto sapere che “Usa, Arabia Saudita ed Emirati Arabi, tre dei più grandi produttori di energia, insieme ai loro amici ed alleati, sono impegnati ad assicurare che i mercati globali del petrolio restino forniti in modo adeguato. Abbiamo concordato una serie di azioni per garantire, quando tutto il petrolio iraniano sarà rimosso dal mercato, che la domanda globale sia soddisfatta”.

La linea degli Stati Uniti non è stata minimamente gradita dalla Cina che ha già dichiarato che si opporrà “alle sanzioni unilaterali e alla giurisdizione ad ampio raggio”. Nel merito ha parlato il portavoce del ministero degli Esteri, Geng Shuang, sottolineando che gli accordi tra Iran e Cina sono “ragionevoli e legittimi”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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