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SRI LANKA: UN MASSACRO EVITABILE

L'intelligence del Paese sapeva da almeno dieci giorni della possibilità di attentati terroristi ma avrebbe ignorato l'allarme

La strage di Pasqua in Sri Lanka, costata la vita a quasi 300 persone alle quali si aggiungono le oltre 400 rimaste ferite, poteva essere evitata. E’ quanto emerge dalle indagini condotte dalla Polizia del Paese.

L’intelligence locale avrebbe ignorato l’allarma pervenuto dieci giorni fa che annunciava la possibilità concreta di attentati condotti da kamikaze contro “chiese importanti”. Era stato l’Ufficiale Pujuth Jayasundara a segnalare il pericolo, dopo aver ricevuto l’informativa dai Servizi di un Paese straniero non meglio identificato. La Nota sensibilizzava al fatto che gli attentati avrebbero potuto essere messi a segno dal gruppo radicale islamico National Thowheeth Jamath. L’attività dell’organizzazione terroristica era conosciuta sin dallo scorso anno, quando colpì alcuni simboli della filosofia buddista.

Stando a quanto riferisce il ‘Guardian’, il presidente dello Sri Lanka, Maithripala Sirisena, avrebbe disposto lo stato di emergenza nazionale, oltre a chiedere il sostegno della comunità internazionale per intercettare i fiancheggiatori esteri dei terroristi responsabili della strage.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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