Conosci le stampanti 3D? Sono il futuro: sempre più presenti all’interno delle fabbriche e delle aziende, questa tecnologia ad alta precisione permette a tutti di realizzare piccoli oggetti a basso costo, scegliendo materiali e forme. Il procedimento è molto simile a quello che si utilizza per stampare dei documenti dalla stampante a casa: prima si realizza un progetto su un software per la stampa 3D e poi lo si invia direttamente alla stampante 3D affinché lo possa realizzare. In pochi minuti, la sottilissima testina della stampante 3D, costruisce davanti ai nostri occhi il progetto, plasmando il materiale prescelto strato dopo strato.
Questa tecnologia è così all’avanguardia che viene utilizzata in svariati settori e per una moltitudine di prodotti: cibo, ceramica e carta, gioielli, modellini industriali e persino parti del corpo umano. Sembra impossibile, ma è veramente così! Una ricerca raccontata sulla rivista Experimental Eye Research, infatti, spiega come un gruppo di ricercatori della Newcastle University ha realizzato la prima cornea stampata in 3D, ottenuta con uno speciale bio-inchiostro formato da cellule staminali umane e sostanze aggreganti. E’ una scoperta sensazionale che potrà “assicurare in futuro una riserva illimitata di organi per i trapianti di cornea. I test hanno mostrato che per stampare la cornea 3D sono sufficienti soltanto dieci minuti”, si legge sulla rivista. Il professor Che Connon, co-autore dello studio assieme al dottor Steve Swioklo, spiega: “Molti ricercatori hanno cercato di ottenere il gel perfetto per dar vita a questo processo, e grazie alla nostra formula siamo finalmente riusciti a mantenere vive le staminali quanto basta per realizzare una cornea perfettamente funzionante”.
Ma come è stato possibile realizzare una componente così piccola, delicata e sensibile del nostro corpo? Proprio grazie alle cellule staminali. Le stampanti 3D possono tutto, ma in questo caso specifico, l’inchiostro di stampa è una soluzione di alginato e collagene nella quale sono state inserite le cellule staminali fornite da un donatore sano. Attraverso una bio-stampante, questo composto viene rilasciato in cerchi concentrici per formare una vera e propria cornea. Un passo importante in avanti per la scienza e la tecnologia, verso un futuro sempre più all’avanguardia e a disposizione della salute di chi ha più bisogno.
Beatrice Spreafico