La "Sophia"

Protezione globale? Sì, cominciamo dai nostri pensieri, obiettivi e Anima

Perdermi in mezzo alla natura mi ha portato un nuovo avvicinamento

Proprio fino a qualche istante fa non ero sicura della tematica di cui avrei parlato questa settimana. E’ proprio quando penso di non sapere cosa condividere che vivo un’esperienza che mi smuove nel profondo e che fa nascere una nuova consapevolezza. 

E’ un pò come quando pensiamo che nella nostra vita nulla stia cambiando e portando nuove opportunità che ci troviamo a stravolgere la nostra esistenza, i nostri pensieri, le nostre relazioni per sviluppare il genio che vive dentro di noi e che è guidato dalla nostra Anima.  

Facendo una passeggiata il mio pensiero mi ha condotto a una cara amica. Pensando a lei sentivo una certa distanza tra noi, pur condividendo dei progetti comuni. Avevo la sensazione di non sentirla da tantissimo tempo e mi chiedevo cosa stesse facendo e cosa stesse provando.
Prima di fare qualsiasi mossa sono rimasta un pò in questa percezione e mi sono ricordata che in questo periodo la distanza fisica che molte persone attualmente stanno vivendo porta automaticamente a una distanza più profonda.

Decido allora di chiamarla. 

E’ stata una telefonata speciale, ero così felice di sentirla e avvicinarmi a livello sottile a lei come quando dopo tanto tempo rivedi una persona. C’era quell’energia di nuove scoperte e un’aria fresca sollevava il rapporto.

Quest’esperienza mi ha fatto riflettere molto sull’importanza di proteggere le relazioni e i propri obiettivi.  

Senza entrare in merito all’attualità, mi limito ad affermare che abbiamo tutti una cosa in comune in questo periodo: gli esami universali da superare.

E’ interessante quindi vedere come ogni persona stia attraversando prove differenti l’una dall’altra. 

Nel mio caso i miei Maestri sono sempre stati principalmente la natura e il mondo animale. Ho dovuto ritagliare un episodio dei tanti che ci sono stati ultimamente perché in questo periodo la natura e gli animali sono sempre vicini a me pronti per mostrarmi la mia via mettendomi alla prova. 

Ognuno ha il proprio Maestro, alcuni entrano in contatto con altre anime umane, alcuni con organismi e altri ancora con animali, alberi e pietre.

Questa settimana infatti la natura mi ha insegnato un aspetto fondamentale che ho consapevolizzato nel momento in cui ho chiamato la mia amica. 

Passeggiando nella natura in mezzo a un campo di piante di asparagi stavo sia raccogliendo gli asparagi, sia facendo delle riprese con la mia videocamera per documentare successivamente una tematica attraverso le immagini della natura.

Immaginatevi un campo fitto di alberi e cespugli. 

Ad un certo punto ho posato per terra la videocamera e mi sono fatta prendere dal flusso naturale di sperimentare tra una pianta e l’altra e raccogliere gli asparagi che poi avrei mangiato. Dopo un pò che passavo da una pianta all’altra mi sono resa conto di aver perso la bussola e di non ricordare più dove avevo lasciato la videocamera. 

Ma la bussola di cosa? 

La videocamera rappresentava per me i miei obiettivi e in quel momento la natura mi stava facendo vivere una situazione in cui avevo perso i miei obiettivi e addirittura non ritrovavo la strada per conseguirli. 

Riconoscendo il mio maestro e consapevole del fatto che nulla è casuale mi è venuto da sorridere e ho detto a lei: bene ritroverò la mia videocamera e dopo rifletterò su ciò che mi stai insegnando oggi. 

Questa è una scuola reale. Nelle nostre scuole funziona al contrario prima dobbiamo studiare gli insegnamenti e dopo superare l’esame. Nella vera scuola della natura invece dobbiamo cavarcela senza sapere ancora di cosa si tratta perché l’insegnamento lo si coglie solo una volta superata la prova.

Sono dunque tornata indietro sul sentiero senza trovare però la videocamera. Il pensiero strategico che possiamo sviluppare nel corso della nostra esistenza umana è venuto in soccorso e mi ha fatto tornare all’inizio del sentiero per poi rifarlo tutto da capo.

Questa volta stavo quindi vivendo un’esperienza diversa.

La prima volta ero focalizzata sugli asparagi, la seconda volta sui miei obiettivi. Mentre ripercorrevo tutta la strada pensavo infatti al perché possiedo questa videocamera e perché mi è utile nel mio percorso.

Focalizzandomi sul valore (non economico) che aveva la videocamera per me e dando quindi valore a ciò che sto facendo nella mia vita anche grazie a lei, ecco che la vedo in mezzo a un cespuglio.

Perché vi racconto questa storia e cosa c’entra con la telefonata dell’amica?

Credo che l’essere umano a volte sia indisciplinato e quando capitano gli eventi basta poco per fargli perdere la concentrazione sulle cose essenziali.

Questo perché molte volte è occupato a fare cose superficiali, si fa coinvolgere dai pensieri degli altri e lascia che si frammenti la sua genialità.

E’ vero quando ero in quel campo non stavo affatto facendo una cosa superficiale, ma avevo bisogno di quell’insegnamento per poi attuarlo con la mia amica.

Quando ho percepito quella distanza tra me e lei, ho sentito di voler proteggere il rapporto da ciò che arriva dall’esterno.

Se dall’esterno percepiamo l’energia della distanza dobbiamo focalizzarci sul rapporto per proteggerlo esattamente come mi sono concentrata sul valore della videocamera.

Se ci arriva un pensiero negativo dall’esterno dobbiamo proteggere i nostri pensieri in modo che restino puri. 

Se all’esterno vediamo la difficoltà di manifestare la propria genialità dobbiamo focalizzarci sulle nostre capacità e tirare fuori il genio dentro di noi, colui che sa cavarsela in ogni situazione della vita. 

Se all’esterno vediamo che l’Anima viene messa in secondo piano dobbiamo focalizzarci su di essa e farla emergere in ogni movimento che facciamo.

Gli eventi nella vita sono veramente tanti e le prove anche cerchiamo quindi di mantenere i rapporti con gli altri, non fermiamoci a inseguire i nostri obiettivi e lasciamo che sia la nostra Anima a guidarci in ogni passo.

Sophia Molitor      

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