Politica

RENZI: “NON CI SONO I NUMERI PER UN CONTE TER”

Il leader di Italia Viva boccia l'ipotesi di elezioni anticipate e preannuncia l'opposizione ad un nuovo Esecutivo a guida Conte

Non cessano i malumori all’interno della maggioranza. Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi continua a gettare benzina su un fuoco già alto, contribuendo ad alimentare le tensioni.

Attraverso la sua e-news, l’ex premier ha affermato: “Governo Conte ter? Per me non hanno i numeri, ma se avranno i senatori che stanno cercando noi saremo felicemente all’opposizione”. “Se dieci senatori di Italia Viva passassero dall’altra parte, ci sarebbe il terzo Governo in tre anni, con terza maggioranza diversa – ha detto ancora Renzi -. Io non ci credo, anche perché conosco i senatori di Iv e non ne vedo dieci pronti ad andarsene”.

“Da giorni – ha proseguito l’ex Segretario Dem – molti nostri senatori sono avvicinati da inviti a lasciare Italia Viva. Alcuni di loro sono già stati indicati da taluni media come pronti alla fuga”. Al contrario, “non hanno i numeri e se ne stanno accorgendo proprio in queste ore”. Renzi ritiene che “più ci attaccano, più capiscono chi siamo. Persone perbene, che non sono in vendita. E che possono rinunciare domattina a un incarico di governo in nome di un’idea”.

Renzi ha scritto durante il suo viaggio di ritorno dal Pakistan, in merito al quale ha spiegato: “Avevo preso l’impegno di incontrare il Presidente della Repubblica, il Primo Ministro, il Capo dell’Esercito a Islamabad assieme all’ex premier spagnolo Josè María Aznar. Un politico degno di questo nome ha anche relazioni internazionali. Se ad altri non capita non so che farci. Poi, con alcuni amici, siamo andati due giorni a sciare a 4mila metri, in luoghi bellissimi. Posso fare due giorni sugli sci o devo chiedere il permesso al Tribunale dell’antirenzismo?”.

“Peraltro, sono stati due giorni utili perché, mentre io ero all’estero, gli altri hanno fatto le loro verifiche e hanno capito che non ci sono i dieci Scilipoti che cercavano dentro Italia Viva. È stato bello per me, utile per loro”, ha rimarcato. Per quanto riguarda la Giustizia, “è il PD che attacca me  accusandomi di tutto. La verità è che il PD ha scelto di votare per mantenere la legge Bonafede anziché ritornare alla Legge Orlando. E in quel passaggio ha perso la sua patente di garantista, la sua anima di riformismo. Tutto il resto appartiene alla categoria ‘lotta nel fango’. Che non mi piace e non mi riguarda”.

Renzi ha escluso un ritorno al voto in tempi brevi. “Io non voglio andare a elezioni – ha detto -. Erano altri quelli che avevano già fatto l’accordo con Salvini. In più le elezioni non ci saranno per mesi (dopo il referendum di marzo vanno rifatti i collegi e dunque servono tempi tecnici). Per cui, se cade il governo Conte Bis, ci sarà un nuovo governo. Non le elezioni”.

Antonio Marino

Mostra Altro

Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
Pulsante per tornare all'inizio