Economia

Rischio povertà: riguarda 18 milioni di italiani

La situazione peggiore al Sud

Roma, 6 luglio – In Italia la popolazione a rischio di povertà o esclusione sociale è pari al 30% (18.136.663 individui), in aumento rispetto all’anno precedente. L’obiettivo di Europa 2020 rimane quindi molto lontano. Lo rende noto l’ISTAT.

L’indicatore di povertà o esclusione sociale corrisponde alla quota di persone che presentano almeno una delle seguenti situazioni:

1) sono a rischio di povertà di reddito,

2) sono gravemente deprivate materialmente,

3) vivono in famiglie con una molto bassa intensità lavorativa.

La povertà di reddito riguarda il 20,6% della popolazione (in aumento rispetto al 19,9% del 2015), la grave deprivazione materiale il 12,1% (dall’11,5%) mentre la quota di chi vive in famiglie con una intensità di lavoro molto bassa è del 12,8% (dall’11,7% del 2015).

Le disparità regionali sono molto ampie sia per l’indicatore composito sulla povertà o esclusione sociale, sia per i tre indicatori in cui si articola. II Mezzogiorno presenta i valori maggiori per tutti e quattro gli indicatori: è a rischio di povertà o esclusione sociale quasi la metà degli individui (46,9%) contro uno ogni cinque del Nord (19,4%).

Nel 2017 si stima siano 5 milioni e 58mila gli individui in povertà assoluta (8,4% della popolazione). Le condizioni dei minori rimangono critiche: l’incidenza di povertà assoluta tra di essi è pari al 12,1%; in peggioramento la condizione di giovani, adulti e anziani.

La Voce

Fonte: ISTAT

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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