Politica

Salvini: “Bene ridiscutere il Trattato di Dublino”

Il Vicepremier ha parlato anche della situazione interna al Governo, non risparmiando critiche al Movimento Cinque Stelle

Roma, 3 agosto – In un’intervista rilasciata al quotidiano ‘La Stampa’, il Vicepremier Matteo Salvini ha dichiarato di aver accolto favorevolmente le parole del nuovo presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, circa il ridiscutere il Trattato di Dublino meritatamente al diritto d’asilo. “Sarebbe auspicabile: noi lo chiediamo da anni”, ha affermato Salvini augurandosi però “che non sia un modo per cambiare la forma e lasciare intatta la sostanza, cioè che i migranti che arrivano in Italia ci restano”.

“Oggi – ha sottolineato il Ministro dell’Interno – siamo nel 2019 ed è chiaro a tutti che” il trattato di Dublino per com’è adesso “non ha più senso”.

Salvini ha parlato anche della nomina del Commissario UE italiano e dei comparti che più interesserebbero il nostro Paese. “I più interessanti sarebbero il Commercio, la Concorrenza e l’ Agricoltura. Non so però cosa avremo, c’è molta diffidenza verso la Lega, benché abbia vinto le elezioni”, ha detto il leader leghista.

Per Salvini è stata un’occasione anche per parlare della situazione interna all’alleanza di Governo. Alla domanda se è sua intenzione “staccare la spina” all’Esecutivo, il Vicepremier ha risposto: “Si stacca se si litiga soltanto. Noi facciamo anche delle cose e delle cose buone. Però confesso che faccio sempre più fatica. Se gli attacchi vengono dalla sinistra, fa parte del gioco. Se arrivano dagli alleati, è grave”.

Salvini è particolarmente infastidito dai continui ‘No’ del Movimento Cinque Stelle che, secondo lui, sono finalizzati a “bloccare tutto”. Nel merito, il Vicepremier ha parlato delle trivelle petrolifere: “Ho qui il dossier. Da qui al 2030, il settore vale 13 miliardi di euro e interessa 100 mila lavoratori e 57 imprese. E tutto è bloccato dal Ministro dell’Ambiente, Costa”. Salvini ha chiamato in causa anche la Gronda di Genova: “Si sono già fatti gli espropri, i soldi ci sono, i genovesi l’aspettano e Toninelli sta bloccando tutto”.

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Redazione La Voce

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