Scienza

Scienza: la prima stampante 3D che utilizza l’isomalto per riprodurre organi dalla struttura complessa

lmpiegato come inchiostro, permette di ottenere impalcature modellabili in complesse reti di nastri sottilissimi per realizzare cuore e polmoni

Sulla rivista Additive Manufacturing è stata riportata una notizia sensazionale: grazie ad una Lòchiamato isomalto, composto da alcol di saccarosio e adoperato anche nella pasticceria, adesso sarà possibile stampare in 3D anche gli organi dalla struttura più complessa, come il cuore e i polmoni.

E’ stato il gruppo dell’Università americana dell’Illinois guidato da Matthew Gel ha mettere a punto questa particolare stampante 3D, per ottenere impalcature fatte di zucchero, modellabili in complesse reti di nastri sottilissimi. “E’ un’ottima tecnica per costruire strutture sulle quali far crescere cellule e tessuti”, ha spiegato il bioingegnere Rohit Bhargava, direttore del Cancer Center dell’Illinois. Come funzionerà? Questa impalcatura di zucchero permetterà la crescita di cellule attorno ai filamenti e, disperdendosi, lasceranno una serie di tubi cilindrici collegati fra loro che potranno essere utilizzati come modelli dei vasi sanguigni.

Le strutture di zucchero sono infatti biodegradabili e, una volta che le cellule sono cresciute, si dissolveranno.Tantissimi saranno i vantaggi portati da questo nuovo metodo per stampare impalcature per gli organi artificiali sono tantissimi: primo fra tutti, la possibilità di realizzare filamenti estremamente sottili, cosa impossibile con la stampa tradizionale che utilizza inchiostri fatti di materiali plastici. Senza contare che una possibile applicazione della nuova stampante, sarà quella di coltivare tessuti che permettano di studiare i tumori in laboratorio.

Beatrice Spreafico

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Beatrice Spreafico

"Leggere, scrivere, chiacchierare, ascoltare, ridere, amare.. queste sono le costanti della mia vita senza le quali non potrei essere io. Amo emozionarmi e sorprendermi, cercando di lasciare un bel ricordo di me nelle persone che incontro. Credo nell’empatia e nel potere della determinazione: la mia testardaggine incallita è rinomata e - guarda caso - il mio motto è “mai arrendersi. Le cose belle richiedono tempo”. Porto gli occhiali, che sono la mia estensione sul mondo e vivo tra ricci e capricci. Sono Social Media Manger In Wellnet, dove mi occupo di Social e sviluppo Piani Strategici ed Operativi per i clienti, su differenti piattaforme. In poche parole? Trasformo le loro richieste in parole ed immagini da ricordare. A LaVoce, invece, mi occupo della prima pagina scrivendo di politica, economia, attualità e scienza."

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