Calcio Serie A

Serie A, anticipi: Juve, pari beffa con il Parma al 93°

Il Napoli passeggia sulla Samp e va a -9

Dagli anticipi del 22° turno del campionato di calcio di serie A arriva un pizzico di pepe. Il Napoli infatti demolisce la Sampdoria per 3-0 e vola a 51 punti; la Juventus invece inciampa inaspettatamente per 3-3 in casa contro il Parma e vede assottigliarsi a 9 punti il proprio vantaggio sui diretti rivali.

È stato però lo scontro salvezza tra Empoli e Chievo ad aprire alle 15 il weekend di campionato; il 2-2 accontenta poco entrambe le squadre, anche se i toscani vedono attenuarsi l’emorragia di sconfitte (5 nelle ultime 6 partite) e salgono a quota 18 punti. Per i clivensi, oltre all’amarezza per l’ultimo posto con 9 punti, c’è anche quella legata al fatto di aver dissipato al “Castellani” due reti di vantaggio. Al 31°, infatti, l’errore di Rasmussen in costruzione favorisce Giaccherini, che intercetta il pallone e si invola verso l’area empolese per poi fiondare un destro mortifero all’incrocio dei pali. Sul finire del primo tempo, arriva anche il raddoppio ospite con Stepinski che trova il 2-0 sugli sviluppi di un calcio d’angolo. L’Empoli sembra alle corde, ma Caputo riapre il match già prima dell’intervallo beneficiando del servizio di Di Lorenzo. Al 52° minuto l’attaccante pugliese firma anche il 2-2 involandosi verso Sorrentino e aggirandolo prima di depositare in rete il proprio 11° gol in campionato.

Nel match delle 18, non c’è storia tra Napoli e Sampdoria; finisce 3-0 per i padroni di casa con i blucerchiati che restano più che onorevolmente a quota 33 punti, ma per la prima volta dopo 11 partite non vedono il nome di Quagliarella nel tabellino dei marcatori. Il Napoli mette le mani sulla partita nel cuore del primo tempo con un uno-due micidiale. Al 25° minuto l’assist di Callejon dalla destra è perfetto per il piatto sinistro di Milik che pianta sotto la traversa l’1-0 e tocca quota 12 gol in campionato. Non passano nemmeno due minuti, che Insigne gira in rete il 2-0 piegando le mani ad Audero. Il dominio partenopeo è assoluto e i blucerchiati provano a replicare senza successo soltanto con qualche conclusione dalla distanza. Nel finale l’arbitro Pairetto corregge con il contributo della VAR la propria decisione iniziale concedendo al Napoli un calcio di rigore anziché una punizione dal limite per fallo di mano di Andersen; dal dischetto Verdi arrotonda con eleganza per il 3-0 finale.

Il complessivo stato di salute della Juventus era già emerso come un problema reale in modo lampante nelle ultime due uscite contro Lazio ed Atalanta; l’opacità juventina è risultata ancora più netta contro il Parma, che ha approfittato dell’inconsueta perforabilità difensiva della squadra di Allegri strappando un prezioso 3-3 allo “Stadium”. Eppure, la serata della Juventus sembrava destinata ad offrire l’ormai prevedibile spettacolo che va in scena da agosto (per non dire da sette anni) in qua; dopo un palo di Khedira, al 36° Ronaldo in caduta realizza l’1-0 su suggerimento di Matuidi. Nella ripresa, un nuovo palo di Khedira è preludio al raddoppio bianconero che viene firmato in mischia da Rugani al minuto 62. La squadra di Allegri non ha nemmeno il tempo di gioire per una vittoria che sembra ormai acquisita, perché Barillà su un perfetto traversone di Kucka brucia Perin con un chirurgico colpo di testa all’angolino. Ronaldo però divarica nuovamente il vantaggio bianconero svettando in modo principesco sul cross di Mandzukic. Il 3-1 sembra spedire il confronto agli archivi, ma il Parma non è ancora domo; al 74° infatti l’intuizione di tacco di Gervinho restringe nuovamente il divario con il 3-2. In pieno recupero, infine, l’ivoriano ammutolisce lo “Stadium” girando in rete il cross di Inglese; sulla conclusione dell’ex attaccante romanista pesa la complicità di Perin, la cui presa imperfetta manda la sfera sulla traversa e poi oltre la linea di porta, per il 3-3 che certifica il momento di grave flessione della compagine juventina.

Gigi Bria 

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Gigi Bria

Le cose migliori arrivano per caso. Per caso, ormai dieci anni fa, iniziai ad insegnare diritto ed economia politica in una scuola superiore di Milano. Sempre per caso, qualche anno fa, mi fu proposto di scrivere. Ho visto "La Voce" quando era ancora un embrione; ora è il giovane figlio di cui mi prendo cura ogni giorno parlando di sport e dirigendone la relativa redazione. Seguo il mondo del calcio, confidando di riuscire a non far mai trasparire la mia pur blanda fede calcistica.
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