Ultimamente si è sentito parlare del fastidioso bug di FaceTime, app preinstallata negli iPhone di nuova generazione che permette le videocall di gruppo. Il bug ha suscitato non poche preoccupazioni in ambito di privacy e di sicurezza, dato che chi effettuava la chiamata verso un altro utente, poteva sentire cosa diceva quest’ultimo ancor prima che il destinatario potesse rispondere.
Il problema è stato segnalato dalla famiglia Thompson e successivamente ringraziata dall’azienda stessa per aver comunicato tempestivamente questa “anomalia” che ha portato alla successiva sospensione dell’app, disattivandola da tutti gli iPhone mediante un aggiornamento di sicurezza.
Ed è sempre con un aggiornamento di sicurezza che Apple ritrova il sorriso. In una Nota web, l’azienda di Cupertino afferma che nei prossimi giorni, verrà rilasciata una security update per FaceTime, ponendo la parola fine al problema. Apple si scusa con tutti gli utenti colpiti da questo bug e afferma di aver agito tempestivamente nella risoluzione del problema.
Tuttavia, restando sempre sul fattore tempestività e di tutela degli utenti, il Procuratore Generale di New York ha avviato un’indagine nei confronti di Apple, proprio per l’inadeguatezza nell’informare e tutelare gli utenti colpiti.
Dario Naghipour
