Calcio Serie A

Serie A: da un bomber all’altro. Piatek la sorpresa, Dzeko e Higuain le delusioni

Scorrendo la classifica dei migliori marcatori del campionato di calcio di serie A, non si resta certo sorpresi osservando che Cristiano Ronaldo abbia tenuto fede alla propria fama e al proprio curriculum andando a segno finora 11 volte in 16 partite, con tre rigori calciati; non diversamente, costituiscono un’amministrazione tutto sommato ordinaria i 10 gol di Ciro Immobile, sempre sceso in campo finora, così come i 9 di Mauro Icardi, che però ha calcato il campo solo in 13 occasioni.

Eppure, qualche anomalia inattesa, in fondo, c’è. Krzysztof Piatek, arrivato al Genoa come un perfetto Carneade polacco, si è infatti rivelato emulo ben riuscito dei più noti e quotati Lewandowski e Milik siglando finora 12 reti, comprensive di due calci di rigore, in 16 partite; il tutto assume consistenza ancora maggiore se si considera che i gol complessivi dei grifoni (artefici finora di un campionato tutt’altro che entusiasmante, con tre cambi di panchina) sono solo 22 e che ad inizio stagione il ruolo di punta titolare sembrava dovesse spettare a Lapadula, ormai relegato ai margini dell’attacco rossoblu.

Nella parte alta della graduatoria dei cannonieri figurano poi altri due nomi non del tutto attesi. Fabio Quagliarella sta rivoluzionando per intero le convinzioni legate all’anagrafe e con i suoi 9 gol in 15 giornate (senza peraltro segnature dal dischetto) sta consentendo alla Sampdoria di affacciarsi tra le potenziali candidate al sesto posto. Francesco Caputo si è invece rivelato la più gustosa sorpresa in casa dell’Empoli realizzando 8 reti (alcune delle quali di pregevole fattura); ciò, peraltro, è risultato vero sia sotto la poco proficua gestione di Andreazzoli, sia con il successivo arrivo di Iachini alla guida dei toscani.

Milik, Insigne e Mertens hanno complessivamente segnato 22 gol, ripartendo con equità quasi geometrica il bottino; sono 8 quelli del polacco, 7 a testa quelli dei compagni di reparto, così da rendere impossibile stabilire una gerarchia all’interno dell’attacco dei partenopei, primo in serie A con 33 gol segnati, esattamente come la Juventus, che invece ha in Mario Mandzukic (anch’egli autore di 7 reti) la spalla perfetta per Cristiano Ronaldo, oltre che uno dei fattori più evidenti a garanzia dell’equilibrio della squadra di Allegri. Ha invece pagato dazio in casa Juventus la prolificità offensiva di Paulo Dybala, fermo a due reti in campionato; l’argentino è però solo uno dei tanti attaccanti della serie A che hanno trovato sfogo nelle difese avversarie in misura inferiore rispetto a quanto fosse lecito attendersi.

Sorprende, per esempio, il silenzio offensivo di Edin Dzeko; fenomenale in ambito europeo, il bosniaco è invece latitante in campionato, dove ha iscritto a tabellino il proprio nome soltanto 2 volte in 12 occasioni. Non meno deludente è anche il percorso di Gonzalo Higuain, giunto al Milan per risollevarne le sorti dell’attacco e autore invece di sole 5 reti in 12 partite. Sembrano poi lontanissime le domeniche di due anni fa per Andrea Belotti che, complici gli infortuni e un battage di mercato forse eccessivo, ha quest’anno fatto registrare il proprio nome in sole 5 occasioni, 3 delle quali dal dischetto. Giovanni Simeone ha invece pagato il lungo momento negativo della Fiorentina e ha finora realizzato solo 4 reti, andando però a segno due volte nelle ultime due domeniche.

Gigi Bria

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Gigi Bria

Le cose migliori arrivano per caso. Per caso, ormai dieci anni fa, iniziai ad insegnare diritto ed economia politica in una scuola superiore di Milano. Sempre per caso, qualche anno fa, mi fu proposto di scrivere. Ho visto "La Voce" quando era ancora un embrione; ora è il giovane figlio di cui mi prendo cura ogni giorno parlando di sport e dirigendone la relativa redazione. Seguo il mondo del calcio, confidando di riuscire a non far mai trasparire la mia pur blanda fede calcistica.
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