Calcio Serie A

Serie A: vittorie per Juve e Napoli. Inter, pareggio beffa a Firenze al 101°

Si assottiglia la contesa tra il terzo e il quinto posto in classifica

Dopo la 25^ giornata del campionato di calcio di serie A non cambia nulla in vetta alla classifica; alla vittoria della Juventus a Bologna nel pomeriggio risponde quella del Napoli a Parma nel match delle 18, con la distanza tra le due squadre che rimane di 13 lunghezze. Si assottiglia invece la contesa tra il terzo e il quinto posto; l’Inter infatti viene raggiunta dalla Fiorentina sul 3-3 nel recupero e ora Milan e Roma inseguono più da vicino, rispettivamente a 2 e 3 punti di distanza.

Il turno si è però aperto all’ora di pranzo a Marassi, dove la Sampdoria ha interrotto un filotto di tre sconfitte consecutive battendo il Cagliari per 1-0; a decidere il match è un rigore di Quagliarella, giunto alla rete numero 17 in campionato, al minuto 66. Nel pomeriggio, Chievo e Genoa si spartiscono la posta per 0-0, così come Sassuolo e SPAL, che chiudono sull’1-1; alla rete neroverde di Peluso sul finire del primo tempo risponde per gli estensi il 10° centro dell’anno di Petagna, che al 68° minuto trasforma un calcio di rigore.

Sempre nel pomeriggio, una Juventus non bella e non ancora pienamente ritrovata dopo la sconfitta di Madrid, espugna Bologna per 1-0; la rete che vale i tre punti porta la firma di Dybala che, da poco entrato, al 67° buca Skorupski da centro area dopo un rinvio infelice di Helander. I felsinei disputano una partita gagliarda, ma Sansone vede negarsi il pari da un prodigio di Perin che ne devia sul palo la conclusione da fuori. I bianconeri salgono pertanto a 69 punti, mentre per il Bologna 18 punti non sono ancora sufficienti ad emergere dalla palude del terzultimo posto.

Nel posticipo preserale il Napoli vince in scioltezza a Parma, salendo a quota 56 in classifica; il 4-0 finale è equamente distribuito tra i due tempi, con i partenopei a far valere la propria disinvoltura offensiva, spesso innescata dalle amnesie dei ducali. Zielinski apre le marcature al 19° con un chirurgico destro dal vertice dell’area piccola, seguito al minuto 36 dalla scaltra punizione di Milik che beffa Sepe facendo passare il pallone sotto la barriera. Il polacco si ripete al 73° siglando il proprio 14° centro in campionato dopo un errore colossale della difesa gialloblu, mentre a otto minuti dal termine Ounas serve il poker sull’assistenza di Verdi.

L’Inter lascia il “Franchi” inferocita dopo il pareggio maturato in extremis con la Fiorentina; il 3-3 finale arriva su un rigore contestatissimo assegnato ai viola nell’interminabile recupero e il terzo posto dei nerazzurri, che hanno 47 punti, è insidiato ora da Milan e Roma. La sfortunata autorete di De Vrji su tiro di Simeone dopo una manciata di secondi apre la sfida in modo scoppiettante; l’Inter però si scuote immediatamente e al 6° minuto Vecino acciuffa il pari su assist di Nainggolan, mentre al 40° Politano inventa il 2-1 da fuori dopo un’azione insistita. Il rigore segnato da Perisic dopo un fallo di mano (rilevato dalla VAR) di Edmilson Fernandes sembra chiudere i giochi al 51°, ma la Fiorentina reagisce con orgoglio. Biraghi si vede annullare un gol con la VAR per un precedente fallo di Muriel; il colombiano però riapre i giochi al minuto 74 con una punizione straordinaria da 25 metri che va ad infilarsi all’incrocio dei pali. Al minuto 101 la rimonta gigliata si completa, mandando Spalletti su tutte le furie; dopo una lunga indagine alla VAR l’arbitro Abisso giudica come punibile un fallo di mano in area di D’Ambrosio (che tuttavia sembra colpire con il petto) spianando la strada al pareggio di Veretout dal dischetto.

Resta infine ancora da disputare Lazio-Udinese, rinviata a data da destinarsi, con i biancocelesti che sono stati impegnati giovedì scorso nell’infelice trasferta europea di Siviglia e domani scenderanno nuovamente in campo nella semifinale di andata di Coppa Italia contro il Milan.

Gigi Bria

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Gigi Bria

Le cose migliori arrivano per caso. Per caso, ormai dieci anni fa, iniziai ad insegnare diritto ed economia politica in una scuola superiore di Milano. Sempre per caso, qualche anno fa, mi fu proposto di scrivere. Ho visto "La Voce" quando era ancora un embrione; ora è il giovane figlio di cui mi prendo cura ogni giorno parlando di sport e dirigendone la relativa redazione. Seguo il mondo del calcio, confidando di riuscire a non far mai trasparire la mia pur blanda fede calcistica.
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